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Bollette salate in parrocchia: l'unione farà il risparmio

di NICOLA SALVAGNIN
La Curia invita tutti ad aderire al progetto "Grandi utenze" 

Parole chiave: Chiesa (181), Parrocchie (64), Bollette (3), Risparmio (5)
Bollette salate in parrocchia: l'unione farà il risparmio

di NICOLA SALVAGNIN
Si scaldano e illuminano le case, i negozi, le fabbriche, gli edifici pubblici... e anche le chiese. Quindi le stangate in bolletta hanno colpito famiglie e aziende, ma anche le parrocchie: bollette raddoppiate se non peggio, mentre il Covid ha fatto diminuire la presenza di fedeli in chiesa, e di conseguenza pure le offerte. E le parrocchie di queste vivono.
Si prova immediatamente a correre ai ripari: riscaldamento abbassato al minimo, acceso solo l’indispensabile; illuminazione ridotta e altro ancora. Ma la diminuzione dei consumi non si è più di tanto vista in bolletta: il metano ai primi di marzo costava il triplo che sei mesi prima, così il kilowattora di luce. «Sono difficoltà che ben conosciamo – fanno sapere dalla sezione amministrativa della Curia diocesana, alla quale diversi sacerdoti si sono rivolti per un aiuto –, proprio per questo stiamo cercando di creare una risposta che non si fermi solo al contingente, ma che diventi strutturale anche per il prossimo futuro».
E la risposta si è trasformata in una lettera recapitata a tutti i parroci della diocesi: “Per una soluzione più di ‘sistema’ già da tempo la diocesi si avvale, insieme con Adoa, di uno studio di consulenza energetica che predispone, a cadenza periodica e attraverso una specifica indagine di mercato, le migliori offerte per gas ed energia elettrica solitamente riservate ai cosiddetti ‘grandi utenti’, come ad esempio le case di riposo”. Insomma, il fai da te non porta da nessuna parte, se non a far fronte a bollette spaventose e alle difficoltà di destreggiarsi tra una selva di offerte che raramente brillano per chiarezza e possibilità di comparazione. «Ecco perché invitiamo le parrocchie a utilizzare questo strumento professionale – afferma Cristiano Tabarelli, vice economo diocesano –. L’idea è quella di mettere assieme in un unico gruppo i consumi delle parrocchie che aderiranno, così da fare massa critica e proporci ai vari fornitori per ottenere le migliori offerte per le nostre esigenze. Quindi si monitorano continuamente i consumi e si può ottenere il trattamento solitamente più favorevole riservato ai grandi utenti». Aderire è semplicissimo: una mail (cristiano.tabarelli@diocesivr.it oppure a segreteria@diocesivr.it), un eventuale appuntamento – basta chiamare in Curia – e le ultime fatture di gas e luce per ogni contatore interessato. Perché spesso nelle parrocchie i contatori sono più di uno. L’unica cosa è sbrigarsi, perché la macchina si è già messa in moto e per salirvi sopra e diventare un “grande utente” occorre far presto.
Già nelle prossime settimane si avrà la possibilità di scegliere e quindi accedere a forniture con i prezzi migliori, di monitorarli continuamente, di cambiare se si trova ancora di meglio. Soprattutto, per non subire offerte dispendiose o poco chiare. Questo è uno dei passi che la Chiesa veronese nella sua complessità vuole fare per ottimizzare le risorse; altri ne arriveranno in futuro sia dal lato gestionale (occorre anzitutto sgravare di incombenze i responsabili delle parrocchie), sia da quello amministrativo e di gestione dei beni. Ma ne parleremo nel prossimo futuro. 

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