Mons. Bruno Fasani nominato Ufficiale Omri (Ordine al Merito della Repubblica Italiana)
di ANTONIO MAZZEI
Consegnato il riconoscimento di Ufficiale della Repubblica Italiana (OMRI), in occasione dei 75 anni della Repubblica Italiana, a mons. Bruno Fasani. A lui le felicitazioni di Verona Fedele dove è stato prima vicedirettore e poi direttore responsabile dal 1991 al 2006.

di ANTONIO MAZZEI
Cerimonia “spacchettata” quella per la consegna dei riconoscimenti in occasione dei 75 anni della Repubblica Italiana. Uno “spacchettamento” in tre tempi, reso obbligatorio per ridurre al minimo il rischio di assembramenti.
I primi due tempi si sono svolti sabato 29 maggio, mentre l’ultimo nel pomeriggio di mercoledì 2 giugno. Il prefetto Donato Cafagna, in questi tre momenti distinti ospitati nel cortile di Palazzo Scaligero, ha consegnato dieci medaglie d’onore a cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti, un diploma ad un militare veronese vittima delle foibe e la gran croce d’onore conferita dal Presidente della Repubblica alla memoria di Teresa Scavelli, la quarantaseienne calabrese, da anni residente ad Oppeano, uccisa da uno squilibrato il 2 settembre 2020 a San Gallo, in Svizzera, nel tentativo di difendere la bambina di 6 anni, di cui era la baby sitter, ed una sua amichetta.
Per quel che concerne gli insigniti Omri (Ordine al Merito della Repubblica Italiana), sono stati nominati nove commendatori (tra i quali Pierluigi Bolla, presidente della Valdo Spumanti, Maurizio Danese, presidente di Verona Fiere, Giovanni de Manzoni, direttore dell’Unità operativa di chirurgia dell’esofago e dello stomaco dell’Università di Verona, Pietro Girardi, direttore generale dell’Azienda Ulss 9 Scaligera), dodici ufficiali (fra gli altri la questora Ivana Petricca, il comandante provinciale dell’Arma Pietro Carrozza, Fabrizio Nicolis, direttore sanitario dell’Ospedale “Sacro Cuore Don Calabria” di Negrar, Bruno Fasani, prefetto della Biblioteca capitolare di Verona) e 59 cavalieri (come l’ex sindaco di Soave Lino Gambaretto ed Alberto Schonsberg, per anni direttore del Suem 118 “Verona Emergenza”). Tutti eroi del quotidiano, testimoni dei valori viventi della Repubblica nata quel 2 giugno 1946.