Città
stampa

Barriere architettoniche abbattute in Cattedrale

Intervento realizzato dall’Associazione Chiese Vive, anche negli edifici adiacenti

Barriere architettoniche abbattute in Cattedrale

Il debutto è avvenuto durante il tradizionale evento natalizio organizzato dalla Diocesi di Verona per tutti i portatori di handicap e le persone che stanno loro intorno, in collaborazione con il Cerris, con i centri diurni e le strutture residenziali per i disabili dell’Ulss 9 Scaligera di Verona. Per l’occasione sono entrate in Duomo centinaia di persone diversamente abili, con i loro accompagnatori, educatori e familiari. Il loro ingresso è stato appunto possibile in virtù delle due rampe di accesso collocate sulle due porte laterali a seguito di un intervento realizzato lo scorso anno grazie all’Associazione Chiese Vive. Lo spazio interno del Duomo si sviluppa, fortunatamente, su di un solo livello e questo consente sempre a tutti di partecipare alle celebrazioni e agli eventi che vi si svolgono.
Ma la ricchezza e la bellezza della Cattedrale di Verona è contenuta anche negli altri due splendidi edifici ad essa contigui: il Battistero di San Giovanni in Fonte e la chiesa canonicale di Sant’Elena. Due gioielli molto noti e apprezzati dai numerosi turisti che giungono in città da tutto il mondo e non mancano di visitarle grazie al percorso di visita proposto dal 1995 dall’Associazione Chiese Vive, ma molto meno frequentati dai veronesi che, spesso, le scoprono solo in occasione dei battesimi o dei matrimoni che vi vengono celebrati. Purtroppo il Battistero e Sant'Elena non sono attualmente accessibili alle persone diversamente abili per la presenza di numerosi gradini posti sia all’ingresso sia nell’atrio che collega internamente le due chiese.
L’Associazione Chiese Vive utilizza ogni anno i contributi dei visitatori per realizzare interventi di manutenzione o di restauro nelle chiese storiche: quest’anno, a questi obiettivi si è aggiunta anche la finalità dell’inclusione sociale e dell’accoglienza. «All’inizio di dicembre sono iniziati i lavori che porteranno, entro la fine di gennaio, al completo abbattimento delle barriere architettoniche del complesso della Cattedrale», sottolinea mons. Giovanni Ballarini, presidente dell’associazione, ente non profit che da più di 20 anni si occupa della tutela della basilica di San Zeno, della Cattedrale, di Sant’Anastasia e San Fermo. «La valorizzazione dei monumenti e delle opere d’arte passa in primis attraverso la loro fruizione e la comunicazione del loro valore: è fondamentale trovare delle soluzioni per aumentarne l’accessibilità e per fare in modo che tutte le persone si avvicinino a questo patrimonio di arte e fede. Nel complesso della Cattedrale, come nelle altre chiese del circuito, si è sempre dimostrata una particolare sensibilità nell’accoglienza delle persone diversamente abili. Per esse infatti viene messo a disposizione un tablet che contiene una visita virtuale che permette di vedere anche quegli ambienti o quelle opere che, all’interno del percorso, risultano inaccessibili. Ma con questo nuovo intervento si è davvero andati oltre, ottenendo l’abbattimento di barriere architettoniche presenti negli edifici, senza deturparne il valore artistico».
È già stato eliminato il primo ostacolo, livellando l’accesso che da piazza Vescovado porta all’atrio di San Giovanni in Fonte. Subito dopo l’Epifania verrà realizzata la rampa di accesso al Battistero, che sarà posizionata lateralmente in modo da non ostacolare la visione del bellissimo fonte ottagonale duecentesco. Nell’atrio di Santa Maria Matricolare verranno posizionate altre due rampe. La prima condurrà direttamente in Cattedrale, rendendo accessibili quindi tutti gli spostamenti interni dei numerosi sacerdoti, dei fedeli e dei visitatori. La seconda sarà una passerella sopraelevata che permetterà la visione degli scavi archeologici consentendo l’ingresso in Sant’Elena.
«Grazie a queste pedane non solo i visitatori disabili potranno accedere a tutto il complesso, ma i fedeli stessi, i sacerdoti, le persone anziane potranno essere accompagnati senza difficoltà ad assistere celebrazioni particolari che si svolgono in Battistero o in Sant'Elena. Le stesse famiglie che decidono di celebrare il battesimo in San Giovanni in Fonte potranno agevolmente raggiungere la chiesa col neonato addormentato nella carrozzina»: queste le parole pronunciate con orgoglio dal parroco della Cattedrale, mons. Gianluigi Cottarelli.
Nei progetti delle nuove chiese, la Conferenza episcopale italiana ha imposto un requisito di accessibilità in grado di consentire almeno l’accesso e la fruizione degli ambienti interni, mentre resta estremamente difficile rendere accessibili le chiese storiche e monumentali italiane. Per un intervento così delicato, Chiese Vive si è affidata allo Studio Arkitet di Giancarlo Manni che ha stilato, in collaborazione con la Commissione d’arte sacra e l’Ufficio beni culturali ecclesiastici della Diocesi, un progetto cui la Soprintendenza ha dato parere favorevole.
Particolare attenzione è stata prestata alla scelta dei materiali e alle finiture e con interventi che potessero essere reversibili. Tali lavori avranno un costo complessivo di quasi 100mila euro sostenuti grazie ad un contributo della Regione di 12mila euro, e per il resto dall’Associazione Chiese Vive.

Tutti i diritti riservati
Barriere architettoniche abbattute in Cattedrale
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento