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Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

di REDAZIONE

Ecco il programma completo delle celebrazioni ecumeniche in città, fino al 25 gennaio

Settimana di preghiera  per l’unità dei cristiani

di REDAZIONE

“Imparate a fare il bene; cercate la giustizia” (Is 1,17). È questa la perentoria esortazione del profeta Isaia proposta come testo guida per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio). Isaia visse e profetizzò nel regno di Giuda durante l’VIII secolo a.C. in un periodo di grande prosperità economica e stabilità politica sia per Israele che per Giuda; un periodo, tuttavia, nel quale in entrambi i regni dilagavano l’ingiustizia e le disuguaglianze.
Il profeta si fa dunque portavoce di un Dio che si indigna contro il suo popolo, senza cercare di mediare o di attenuare, ma denunciando il male in tutte le sue manifestazioni. In particolare, nel brano proposto, egli insiste sul nodo che intreccia rito e vita, liturgia e giustizia, preghiera ed opere: nel tempio si viene per ascoltare e credere ad una parola che poi si vivrà fuori. Il culto viene celebrato per cercare il volto di quel Dio che per primo ha scelto di legarsi ad un popolo, ma il culto non può sostituire i doveri più elementari verso il prossimo, specialmente quando è debole e indifeso.
Pavel Evdokimov, teologo ortodosso russo, scrive: “Tra la Chiesa con i suoi incensi e i suoi canti e la piazza con il suo brusio non ci deve essere un portale chiuso ma una soglia aperta attraverso la quale passino i venti dello spirito di Dio”. Anche il pastore luterano Dietrich Bonhoeffer precisa che “non è l’atto religioso a fare il cristiano, ma il prendere parte alla sofferenza di Dio nella vita del mondo”.
In tale prospettiva, l’ecumenismo è chiamato a rendere l’impegno religioso un fattore di unione tra le persone e tra le chiese: camminando fianco a fianco, i cristiani imparano a costruire insieme la pace, la giustizia e la solidarietà. La preghiera condivisa diventa un segno tangibile di questa responsabilità e, al contempo, esprime il desiderio di essere continuamente rinnovati come individui e come comunità.
Come accade ormai da alcuni anni, il Consiglio delle Chiese cristiane di Verona ha predisposto il programma delle celebrazioni ecumeniche in città. Quella di apertura si svolgerà mercoledì 18 gennaio alle 20.30 nella chiesa ortodossa romena di Sant’Elia e San Zeno in viale Palladio. Un secondo appuntamento con la preghiera in stile Taizé è previsto sabato 21 alle 20.30 presso gli stimmatini di Sezano (Via Mezzomonte, 28). Domenica 22 alle 16 la celebrazione ecumenica al Tempio valdese (Via Duomo, angolo via Pigna). Quest’anno sarà soprattutto la celebrazione conclusiva di mercoledì 25 gennaio alle ore 20.30 in Cattedrale a radunare insieme i cristiani delle diverse confessioni presenti in diocesi.

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