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I Sacri Tridui in ricordo dei defunti preceduti dalle giornate eucaristiche

di FRANCESCA GARDENATO
A Lonato del Garda tre giorni di preghiera con accensione del suggestivo apparato 

I Sacri Tridui in ricordo dei defunti preceduti dalle giornate eucaristiche

di FRANCESCA GARDENATO
Tre giorni dedicati alla preghiera per i defunti, che Lonato del Garda ricorda ogni anno, dal lontano 1828, quando la macchina dei tridui fu inaugurata. Montata al centro dell’altare nella basilica della Natività di San Giovanni Battista, la scenografica macchina dei Sacri Tridui si illuminerà anche quest’anno, con un impatto visivo straordinario, dal 10 al 12 febbraio. È frutto del progetto di Leonardo Manzati (o Manzatti): un tripudio di angeli, raggiere di luci, candele, candelabri e fregi dorati che per tre giorni accompagnano le preghiere dei parrocchiani in suffragio dei defunti. La macchina avvolge e sovrasta l’intero altare maggiore, dove una luminosa raggiera accoglie il Santissimo Sacramento.
L’apparato arriva ai 16 metri d’altezza sul piano absidale. Le numerose candele vengono accese, una alla volta, al culmine della funzione. «I Tridui sono una vera tradizione per Lonato – commenta il parroco moderatore don Alessandro Turrina –. Quest’anno abbiamo inserito alcuni appuntamenti per i ragazzi e altri per gli anziani. La liturgia serale prevede vari ospiti, che porteranno le loro meditazioni all’interno delle sante Messe».
La novità di quest’anno, continua il parroco, «sono le “giornate eucaristiche” con la chiesa aperta e la possibilità di adorazione e confessione per tutti. Vogliamo mettere Gesù Eucaristia al centro di queste giornate, e speriamo che siano occasioni di preghiera e di incontro con il Signore. Sappiamo che i Tridui sono in memoria dei defunti, quindi ricorderemo i morti delle nostre associazioni, delle nostre famiglie, ma anche i morti della guerra in corso». I tre giorni di preghiera e liturgia per i defunti, da venerdì 10 a domenica 12 febbraio, ripropongono l’antico rito, caro ai lonatesi. Il cerimoniale originario è descritto in un libro rituale conservato nell’archivio parrocchiale, dove si apprende come coloro che vollero la “macchina del Triduo” chiesero che essa assolvesse degnamente la sua funzione di rendere “più grandiosa, solenne, maestosa e in vista l’esposizione del SS. Sacramento”.
Da programma, l’inizio dei Sacri Tridui sarà venerdì 10 con la recita del Rosario per i defunti alle 15 e poi la Messa con il rito dell’Unzione degli infermi per anziani e ammalati alle 15.30. A seguire, dopo lo spazio per le confessioni, alle 17 ci saranno i Sacri Tridui per bambini e ragazzi e alle 20 la Messa con la liturgia dei Tridui per i defunti, presieduta da don Sebastiano Cassini, prorettore del Seminario. Sabato, per tutta la mattinata, è prevista l’esposizione del Santissimo, con la possibilità di confessarsi dalle 9 alle 12. Il pomeriggio alle 15 Rosario per i defunti e alle 18.30 celebrazione della Messa con liturgia dei Tridui, presieduta da don Luca Passarini, direttore della Casa San Giovanni Battista per le vocazioni giovanili. Domenica, dopo la Messa delle 8, adorazione e confessioni fino alle 10. Il pomeriggio recita del Rosario per i defunti alle 15 e vespro solenne alle 18. Alle 18.30 Santa Messa e liturgia dei Tridui, presieduta da don Luca Albertini, rettore del Seminario Vescovile. Ad animare tutte le liturgie serali sarà la corale della basilica.  

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