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Si scrive anemia si legge carenza di ferro

di MARTA BICEGO

Indizio per riconoscerla: una stanchezza da non trascurare

Parole chiave: Anemia (1), Stanchezza (1), Salute (63)
Si scrive anemia si legge carenza di ferro

di MARTA BICEGO

Quell’asterisco tra le analisi di cui molto spesso ci si accorge andando alla ricerca di altre problematiche. Segnala la carenza del giusto quantitativo di ferro nell’organismo: una forma di anemia, quella sideropenica, che nel mondo colpisce 2 miliardi di persone, con maggiore prevalenza nei Paesi sottosviluppati come conseguenza della malnutrizione.
Asintomatica in fase iniziale, si può manifestare attraverso mal di testa ed emicranie frequenti e prolungate, colorito pallido di pelle e mucose, affaticamento e spossatezza a riposo, difficoltà respiratorie in assenza di esercizio fisico. Analisi alla mano e dietro consiglio medico, può risolversi modificando la dieta in modo tale da aumentare l’apporto di ferro o passando a somministrazione per via orale di sali ferrosi o ferrici.
La carenza di ferro è comunque un problema da non sottovalutare. Può dipendere da cosa si mangia e da cattiva assimilazione (considerando che il ferro introdotto con gli alimenti è assorbito soltanto per il 5-10% dall’intestino), da perdite ematiche o compresenza di malattie, dall’età e dal sesso. Sebbene facilmente identificabile attraverso analisi del sangue, è un aspetto della salute di frequente trascurato. Eppure può avere ripercussioni sulla vita quotidiana: dall’affaticamento alla sonnolenza fino alla minore produttività e all’alterazione del sistema immunitario. Complicanze possono insorgere, per le donne in età fertile, durante la gravidanza. Nella terza età, invece, indebolimento e stanchezza possono aumentare il rischio di cadute e traumi; la carenza di ferro può pregiudicare la funzionalità del cuore; infine un’anemia, seppure lieve, può peggiorare un preesistente deficit cognitivo o essere tra le concause iniziali di alcune forme di demenza senile.
Tutto dipende dal ferro: minerale determinante perché il corpo funzioni al meglio e basilare per la salute mentale e fisica oltre che per mantenere elevati i livelli di energia. È presente in una sostanza chiamata emoglobina, che si trova nei globuli rossi e trasporta l’ossigeno nel sangue, dai polmoni al resto del corpo. Se l’ossigeno serve al cervello per la concentrazione e ai muscoli per dispensare energia fisica, il ferro è utile per mantenere efficiente il sistema immunitario. Quando i livelli nel corpo sono bassi, si sviluppa una carenza marziale: deficit che, col passare del tempo, induce l’organismo a produrre una minore quantità di globuli rossi sani, dando luogo appunto all’anemia sideropenica.
Una delle maggiori difficoltà nell’individuarla in fase iniziale dipende dalla lentezza con cui si sviluppa e dal conseguente, graduale adattamento da parte dell’organismo. Pertanto ai già ricordati sintomi comuni, bisogna prestare attenzione a quelli meno frequenti: perdita dei capelli, infiammazione e gonfiore della lingua, sindrome delle gambe senza riposo, secchezza e fragilità di pelle, unghie e capelli, soffio cardiaco e tachicardia, mancanza di concentrazione, vertigini e rumori fastidiosi percepiti da una o entrambe le orecchie, unghie a cucchiaio. In tal caso sarà necessario un consulto del medico curante per ulteriori approfondimenti.

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