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Padre e figlio donano il sangue insieme: un esempio più "virale" del Covid

di MARTA BICEGO

Donatori di Fidas Verona, lanciano un messaggio: «Se potete, venite a donare» 

Parole chiave: Sangue (8), Dono (11), Volontariato (88), Fidas Verona (24)
Padre e figlio donano il sangue insieme: un esempio più "virale" del Covid

di MARTA BICEGO
 

La quarta ondata pandemica ha purtroppo rallentato le donazioni di sangue e plasma. Gli effetti della variante Omicron – con positività, quarantene e isolamenti fiduciari all’ordine del giorno – si leggono nelle cancellazioni registrate, in particolare a gennaio, nei Centri trasfusionali di Verona e provincia.
Di conseguenza, segnala la presidente provinciale di Fidas Verona Chiara Donadelli, «anche il sistema-sangue del Veneto, solitamente virtuoso, in questo inizio d’anno ha risentito della caduta della raccolta causata dalla pandemia». Tuttavia, prosegue, «il sangue negli ospedali serve tutti i giorni per le trasfusioni, gli interventi chirurgici e i trapianti, quindi ci troviamo in una situazione difficile».
Alle difficoltà si contrappone, fortunatamente, chi continua a dare il buon esempio. È il caso di Luca Fantoni (nella foto, a sinistra) che nei giorni scorsi ha raggiunto il numero record di 203 donazioni. Il segreto? «La costanza», risponde il 62enne donatore della sezione Fidas Verona di Dossobuono, paese in cui risiede. A tendere il braccio assieme a lui, all’ospedale di Borgo Trento, c’era anche il figlio diciottenne, Leonardo, alla sua seconda donazione. Perché per i Fantoni l’attitudine al dono è questione di famiglia: ha seguito la stessa strada il figlio maggiore, il 23enne Riccardo, mentre mamma Lorella, pur non essendo donatrice, è in prima linea nel tenere alto il ritmo delle donazioni degli uomini di casa.
«Donare non costa nulla e non dà conseguenze negative: si aiuta chi ha bisogno e, al contempo, si tiene controllata la propria salute», evidenzia papà Luca, di professione grafico pubblicitario, che è entrato nelle fila di Fidas Verona appena maggiorenne, seguendo l’esempio dei genitori. Uno dei ricordi più belli di questa forma di volontariato, sicura pure in tempo di pandemia, lo riporta a oltre trent’anni fa, quando una signora era riuscita a rintracciarlo e a ringraziarlo per la sua donazione che si era tradotta in una trasfusione per il marito, gravemente malato.
Guardando a Luca e Leonardo, Fidas Verona rinnova l’invito a donare sangue e plasma. Per farlo, basta godere di buona salute, pesare almeno 50 kg e avere fra i 18 e i 65 anni. Per prenotare la donazione si può telefonare al numero verde gratuito 800.310.611 (da fisso), allo 0442.622867 (per chiamate da cellulare), al 339.3607451 (cellulare per telefonate/sms) oppure inviare una mail a prenota.trasfusionale@aulss9.veneto.it. Per informazioni: www.fidasverona.it.

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