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La scomparsa di Benedetto XVI

di ALBERTO MARGONI

La diocesi di Verona piange la morte del Papa emerito Benedetto XVI (Joseph Ratzinger), che fu il 265° Pontefice e governò la Chiesa cattolica dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. "Un Papa che ha servito la causa del Vangelo con intelletto d'amore" scrive il vescovo Domenico Pompili in una lettera ai fedeli. Il 19 ottobre 2006 venne in visita a Verona in occasione del Convegno ecclesiale nazionale

La scomparsa di Benedetto XVI

A mezzogiorno le campane delle chiese hanno suonato a lutto per annunciare la scomparsa del papa emerito Benedetto XVI, avvenuta stamani alle 9.34 nel monastero Mater Ecclesiae in Vaticano dove era andato a risiedere poco tempo dopo la rinuncia al soglio pontificio annunciata l'11 febbraio 2013 e divenuta effettiva il 28 febbraio. Joseph Ratzinger nacque il 16 aprile 1926 a Marktl am Inn, in Baviera, venne ordinato prete il 29 giugno 1951. Brillante teologo e docente a Frisinga, Bonn, Munster e Tubinga, partecipò al Concilio Vaticano II come esperto al seguito del cardinale Josef Frings. Fu vescovo di Monaco e Frisinga, quindi prefetto della Congregazione per la dottrina della fede durante il pontificato di Giovanni Paolo II di cui fu uno dei più stretti collaboratori e suo successore sulla Cattedra di Pietro, il 19 aprile 2005.

In occasione del 4° Convegno ecclesiale nazionale che si svolse a Verona dal 16 al 20 ottobre 2006, papa Benedetto visitò la città incontrando in mattinata i convegnisti alla Fiera, soggiornando per alcune ore in Vescovado e nel pomeriggio celebrò la Messa allo stadio Bentegodi.

Il vescovo Domenico Pompili, subito dopo aver appreso la notizia della morte del Papa emerito, ha inviato una lettera ai fedeli della diocesi di San Zeno: "Ci uniamo alla preghiera che sale da tutta la Chiesa, insieme con Papa Francesco, perché il Signore accolga tra le due braccia questo 'umile lavoratore nella vigna del Signore'.

Mentre egli entra ora nel silenzio di Dio anche noi continuiamo a sentirci dietro di lui e con lui. Nella sua ultima lettera dello scorso 6 febbraio il Papa Emerito scriveva: 'Ben presto mi troverò di fronte al giudice ultimo della mia vita. Anche se nel guardare indietro alla mia lunga vita posso avere tanto motivo di spavento e di paura, sono comunque con l'animo lieto perché confido fermamente che il Signore non è solo il giudice giusto, ma al contempo l'amico e il fratello che ha già patito egli stesso le mie insufficienze e perciò, in quanto giudice, è al contempo mio avvocato. In vista dell'ora del giudizio mi diviene così chiara la grazia dell'essere cristiano. L'essere cristiano mi dona la consistenza, di più, l'amicizia con il giudice della mia vita e mi consente di attraversare con fiducia la porta oscura della morte'.

L'essere cristiano - prosegue mons. Pompili nella sua lettera - è diventato grazie alla sua intelligenza inquieta e al suo cuore ardente il dono di una fede amorevole, a cui tanti hanno cercato di rischiararsi e di riscaldarsi. Per questo invito tutte le comunità a riservare nelle celebrazioni di fine e di inizio Anno il suffragio e il ricordo di un Papa che ha servito la causa del Vangelo con intelletto d'amore".

Dalla mattinata di lunedì 2 gennaio la salma di Benedetto XVI sarà esposta nella basilica di San Pietro per il saluto dei fedeli. Le esequie, presiedute da papa Francesco, si svolgeranno in piazza San Pietro giovedì 5 gennaio alle 9.30.

(Benedetto XVI mentre esce dalla Cattedrale di Verona nel primo pomeriggio di giovedì 19 ottobre 2006. Foto di Nereo Caliaro)

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