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L’energia verde di ForGreen dà una spinta a una società migliore

Riconosciuta come attività benefit la Spa che è nata a Verona e ha sede in Zai

Parole chiave: ForGreen (1), Green (6), Economia (128)
L’energia verde di ForGreen dà una spinta a una società migliore

Non è una cooperativa e neanche un’impresa sociale, ma una società per azioni. E allora perché, pur non rientrando a prima vista nell’alveo dell’economia civile, raccontiamo la storia della veronese ForGreen spa con sede in via Torricelli? Perché siamo di fronte ad una delle prime realtà produttive veronesi che è “società benefit”.
Si tratta di imprese che, oltre allo scopo del profitto, perseguono anche – come precisa la legge istitutiva del dicembre 2015 – “una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti ed associazioni ed altri portatori di interesse”. Tali finalità (recepite negli statuti) portano a un bilanciamento dell’interesse dei soci con quelli degli stakeholder (portatori di interessi collegati a un’attività, ndr), facendo così rientrare la tipologia nel mondo dell’economia civile.
Una storia di successo e di responsabilità
ForGreen – come racconta l’amministratore delegato Scotti nell’intervista qui accanto – nasce nel 2009 per iniziativa di un gruppo di professionisti operanti nel campo delle energie rinnovabili e della tutela dell’ecosistema. L’obiettivo è quello di produrre e commercializzare energia pulita proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili (acqua, sole, vento, ecc.) secondo criteri di sostenibilità e condivisione.
Per rendere operativo il programma vengono costituite le “comunità energetiche”, che rappresentano un modello innovativo di approvvigionamento, distribuzione e consumo di energia. Oggi sono 1.300 i soci privati e 700 le imprese (tra i marchi più conosciuti Forno Bonomi, Masi, Carrera e tanti altri) che vi hanno aderito. Per il fondamentale settore agricolo vi sono stretti rapporti operativi con Coldiretti e Legacoop veneto.
Complessivamente vengono prodotti 100 milioni di kilowattora di energia verde. La società ha aderito nel 2016 al programma delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che prevede entro il 2030 il raggiungimento di 17 obiettivi, così come ai programmi green dell’Unione Europea. Inoltre certifica il 100% dell’energia prodotta promuovendo una cultura della produzione e del consumo energetico responsabile e uno stile di vita sostenibile.

Il riconoscimento di società benefit
ForGreen ha fatto un decisivo salto di qualità nel settembre del 2019, quando è stata riconosciuta “società benefit”. Questo significativo traguardo ha ulteriormente indirizzato l’attività verso la produzione esclusiva di energia verde e di pratiche di economia circolare. Il decennale impegno della società nel campo della sostenibilità ambientale, economica, energetica e sociale ha trovato una serie di riconoscimenti a livello nazionale.
In occasione del Festival dell’economia civile tenutosi a Firenze nel settembre 2020, ForGreen è stata nominata con altre sei imprese italiane ambasciatrice dell’economia civile. Nel rapporto 2020 sulla “Green economy” redatto dalla Fondazione Symbola e dall’Unioncamere, reso noto nelle scorse settimane, la società con altre quattro imprese veronesi (Calzedonia, Manni Group, Progetto Quid e Velux Italia) risulta tra quelle che si sono distinte per significativi investimenti nel campo dell’economia verde e della sostenibilità.  
Del resto, nella graduatoria nazionale per numero di imprese green, il Veneto ricopre la seconda posizione dopo la Lombardia, e Verona è la seconda provincia veneta dopo Padova. ForGreen, in quanto società benefit, sostiene anche progetti di utilità comunitaria in Italia e nei Paesi del Terzo mondo, e promuove attività formative rivolte agli studenti veronesi attraverso la creazione di laboratori didattici in aula e presso i propri impianti di produzione.
La storia di ForGreen, come di tante altre aziende verdi, insegna che la parola economia deve essere necessariamente coniugata con la parola ecologia; e lo sviluppo declinato con l’aggettivo sostenibile. Un ruolo fondamentale in questa riconversione ecologica lo giocheranno sempre più le energie pulite.
L’economista Joseph Stiglitz ha scritto che per uscire dalla crisi e costruire un nuovo modello di sviluppo occorre investire massicciamente nelle fonti rinnovabili. Si può dare torto ad un premio Nobel per l’economia?

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