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Il cuore del volontariato gode di buona salute

di REDAZIONE

Ha retto alla pandemia, ora rilancia il suo impegno. A Verona opera il Centro di servizio per il volontariato che coordina una platea di 250 associazioni

Giovane persona regge la sagoma di un cuore rosso (Foto Belchonock@123RF.com)

di REDAZIONE

Domenica 5 dicembre si celebra la 36a Giornata internazionale del volontariato: un’occasione per dire grazie agli oltre 5 milioni di volontari italiani che ogni giorno dedicano tempo ed energie agli altri, gratuitamente. Anche Verona non fa eccezione: sono migliaia le persone impegnate nelle associazioni e organizzazioni del Terzo settore. Una rete preziosa, specie in tempo di pandemia. In questi due anni i volontari non si sono fermati: hanno dovuto ripensare i servizi, studiando nuovi modi per stare vicini alla gente, ma sono sempre stati presenti. Anzi, spesso hanno dato vita a nuove reti e collaborazioni, accelerando le buone pratiche caldeggiate dalla nuova legge di riforma del Terzo settore. In questo scenario dinamico ha avuto un ruolo propulsivo il Csv, il Centro di servizio per il volontariato di Verona, guidato dal nuovo presidente Roberto Veronese. Con la campagna “Cercasi umani”, infatti, sono stati arruolati nuovi volontari, in prevalenza donne e giovani. C’è un bel fermento, insomma; ce lo confermano anche due associazioni che abbiamo incontrato e vi presentiamo: “Gli orti di san Giuseppe” e “One bridge to Idomeni”.

Nell'ultimo numero Verona Fedele disponibile in edicola e in parrocchia l'intervista e il racconto delle esperienze più innovative

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