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Fism Veneto: L'impegno di Renzi per un incontro sulle materne paritarie

Scuole dell’infanzia paritarie: finalmente un incontro nazionale dove si terrà in considerazione anche la specificità veneta. L’impegno del premier Renzi durante la visita a Treviso.

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Fism Veneto: L'impegno di Renzi per un incontro sulle materne paritarie

Un incontro nazionale a Roma per le scuole paritarie dell’infanzia nel quale considerare le caratteristiche davvero uniche di quelle presenti in Veneto. È il risultato ottenuto dalla Fism regionale nell’incontro avuto con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, mercoledì 5 ottobre, durante la sua visita a Treviso. Nella sede della Prefettura, infatti, una delegazione della Fism del Veneto, guidata dal presidente Stefano Cecchin, ha incontrato il premier per illustrargli la situazione delle scuole paritarie dell'infanzia. Della delegazione facevano parte anche il presidente della Fism trevigiana Francesco Trivellato e don Carlo Velludo, coordinatore delle scuole Fism della città di Treviso, più volte nominato dal premier Renzi per aver ricevuto le sue lettere accorate sulla grave situazione in cui si trovano queste realtà. Una realtà, formata da oltre 1.100 scuole che accolgono nella nostra regione 85mila bambini, in forte sofferenza per i ritardi nell’erogazione dei contributi pubblici.

«Un incontro molto positivo – sottolinea Stefano Cecchin –. Il presidente Renzi ha detto di conoscere l’importanza della nostra realtà e ha dimostrato attenzione e sensibilità per le questioni poste sul tavolo. In particolare il Presidente del Consiglio si è impegnato per un incontro a Roma, da tenersi entro il mese di ottobre, insieme al Ministro dell’Istruzione Giannini, al sottosegretario Toccafondi e all’on. Simonetta Rubinato, il cui obiettivo è fare il punto sulle scuole dell'infanzia paritarie italiane e in particolare sulla specificità tutta veneta del sistema paritario legato alla Fism che accoglie il 65 per cento dei bambini nella fascia 0-6 anni. Ma, soprattutto, mi auguro che l’obiettivo sia realizzare finalmente la parità prevista dalla legge 62 del 2000 per permettere a questo fondamentale pezzo di scuola pubblica di continuare a svolgere il proprio ruolo educativo a servizio dei bambini, delle famiglie e delle comunità del Veneto».

Le scuole paritarie italiane, intanto, nei giorni scorsi, hanno ottenuto una vittoria importante, che consentirà l’arrivo, si spera entro l’anno, dei contributi statali per l’anno scolastico 2015-2016. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto la domanda di sospensione del Decreto ministeriale 367/2016 posta dall’Aninsei (Associazione di scuole paritarie collegate a Confindustria). Aninsei contestava il maggiore punteggio attribuito alle scuole senza finalità di lucro, nella ripartizione dei fondi. Un ricorso che aveva spinto i funzionari ministeriali a “congelare” i fondi destinati alle scuole paritarie italiane, che erano disponibili presso il Ministero fin da gennaio.

“Lo sblocco dei fondi alla scuola paritaria è una rivincita del buon senso sull’ottusità della burocrazia” ha commentato l’Associazione nazionale dei genitori di scuola cattolica (Agesc) all’indomani del pronunciamento. Soddisfazione anche da parte della Fism, la Federazione delle scuole materne paritarie. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto le tesi della Fism nazionale (che si è costituita in giudizio, unica sigla delle paritarie) e dell’Avvocatura dello Stato. “La decisione del massimo organo della giustizia amministrativa – spiega la Fism – pone di fatto le basi perché il Ministero provveda, con effetto immediato, all’erogazione dei contributi. Molte scuole hanno dovuto bloccare il pagamento degli stipendi. La vicenda è la prova che le modalità di distribuzione dei contributi è tutta da riformare. È necessario arrivare a una forma di convenzionamento fra i soggetti non statali, ma accreditati dalla parità e che esercitano la funzione pubblica di istruzione, e il Ministero che eroga le risorse”, per “dare certezze alle famiglie, ai lavoratori e a tutto il mondo paritario che costituisce un asse portante del sistema nazionale di istruzione”.

 Nella foto: Matteo Renzi durante la sua visita a Treviso

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