Di chi è la mia vita? Dialogo sul “testamento biologico” e i diritti del “fine vita”
di REDAZIONE

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"Di chi è la vita?": una domanda che impone una riflessione profonda sul diritto della persona di chiedere rispetto per le proprie condizioni fisiche, psichiche ed esistenziali, specie quando subentra la fatica di vivere.
Il diritto di decidere se e quali cure accettare o rifiutare è sancito da una legge entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Le Disposizioni anticipate di trattamento (DAT) sono cosa diversa dall'eutanasia e tendono a ridurre il rischio di cure sproporzionate.
Venerdì 13 maggio, alle 20.30, nella Sala Civica "Barbarani" di San Bonifacio, si terrà un incontro organizzato dal gruppo Gas Prova, col patrocinio del Comune, per indagare questo aspetto e per "cercare di entrare, in punta di piedi, nelle fasi più delicate dell'esistenza umana consapevoli che normare la vita è sempre difficile", spiegano gli organizzatori.
Interverrà sul tema il dottor Renato Avesani, fisiatra, già direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar.
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