Il Fatto di Bruno Fasani

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L'approfondimento settimanale di Monsignor Bruno Fasani

Fasani mons. Bruno

Tutto succede a Desenzano, aristocratica e abbiente località a Sud del Lago di Garda. È il primo maggio 2015. Il sindaco della città, la signora Rosa Leso, in quota al Pd, ma cattolico di solide radici, ha un duplice appuntamento da onorare. Da una parte scadono i cinquant’anni della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore. Già il nome la dice lunga...

Giovanni Lo Porto è morto sotto le macerie di un sogno che aveva coltivato con passione e tenacia. Quello di portare nel lontano Oriente, tra il Pakistan e l’Afghanistan, quei valori di fraternità, di pace e democrazia per i quali si batteva, contro ogni speranza. Solo che aveva fatto male i conti con i problemi di sicurezza che si vivono da quelle parti...

Che Enrico Letta fosse lontano spazi siderali da Matteo Renzi, dalla sua politica e dal suo modo di esercitarla, lo si era capito per interposta persona. Nei giorni scorsi Romano Prodi, che del Letta junior è da sempre estimatore e mentore, aveva rilasciato un’intervista in cui sottolineava la distanza di stile tra i due. Paragonando l’attuale presidente del Consiglio ad un trapano, trovava modo di definire il suo predecessore un cacciavite...

Mentre la Turchia, dimostrando d’avere una coda di paglia lunga e larga come un’autostrada, se la prende col Papa perché ha ricordato al mondo che un secolo fa ha sterminato un milione e mezzo di armeni, in quanto cristiani, dall’altra parte del mondo due uomini, sempre grazie alla mediazione di papa Francesco, mettono fine ad una guerra fredda, durata quasi settant’anni...

L’Aquila ha ricordato nei giorni scorsi l’anniversario della catastrofe che l’ha colpita sei anni fa. S’è ritrovata a piangere i suoi 39 morti, ma anche a denunciare il fatto che ancora 80mila persone vivono fuori dalle proprie abitazioni e 15mila sono rifugiate in abitazioni di emergenza. Diecimila aquilani silenziosi e con una candela tra le mani, attraverso le vie deserte del centro...

E quest’ultimo appellativo in riferimento alle sue capacità di devastare quanto incontrava, perché da dove passava lui, come con Attila, “non cresceva più l’erba”. Secondo altri collaboratori di giustizia «Riina Salvatore e Provenzano Bernardo sono responsabili di non meno di quaranta omicidi ciascuno», praticati con una ferocia che faceva impallidire gli adepti dei clan...

C’è una costante che mi passa da tempo per la testa e di cui vado sempre più convincendomi. Come vincere il fondamentalismo islamico? Certo, sentendo le opinioni di tanti liberi pensatori, sembrerebbe che, almeno sui tempi brevi, l’ultima parola spetti alle armi. Bombardarli, schiacciarli come le mosche, impreca tanta gente, stanca dei resoconti disumani, che ogni giorno ci arrivano dalle terre infestate...

Tutto questo per un’intervista rilasciata dai due al settimanale Panorama, riguardante le adozioni gay e bambini in provetta per le coppie gay. Con molto coraggio, si sono dichiarati contrari alle adozioni e hanno definito i bambini nati dalla fecondazione in vitro «figli della chimica che non hanno mamma e papà»...

Disegno di Legge 1209. I numeri da soli dicono poco, ma a guardarci dentro spesso si scoprono cose inquietanti. Come questo Disegno appunto, che sta approdando in Senato. Le intenzioni, come sempre, sono le migliori e quasi sempre ammantate di tanta di quella dolcezza, da far invidia alla Ferrero...

Ai tempi della globalizzazione basta un po’ di pelo sullo stomaco per scrollare dalla coscienza i drammi che si consumano dall’altra parte del mondo. E l’India non fa eccezione, in questa litania del dolore, consegnandoci ogni giorno qualche notizia da far drizzare i capelli. L’ultima dei giorni scorsi ci racconta di una ragazza di 31 anni, liberata da una schiavitù durata 18 anni...