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Il Verona non sfonda all'Adriatico: 1-1 col Pescara

Risultato giusto all'Adriatico-Cornacchia di Pescara tra l'Hellas e i biancazzurri di Pillon: 1-1 al termine di una partita molto intensa. In vantaggio al 7' gli abruzzesi con Sottil, pareggio degli scaligeri al 71' con il neo-entrato Faraoni. La battaglia per i play off rimane aperta

Il Verona non sfonda all'Adriatico: 1-1 col Pescara

Un pareggio tutto sommato giusto tra Pescara e Verona al termine di una partita molto combattuta tra due squadre in lotta per l’accesso ai play off, peraltro reduci da un periodo piuttosto lungo senza vittorie. Sorprendenti le scelte di Grosso nella formazione iniziale: fuori Pazzini, Lee e Di Carmine, Tupta al centro dell’attacco, con Matos e Tupta a supporto. Gustafson rientra dalla squalifica, anche Faraoni, visto un po’ in debito d’ossigeno contro il Benevento, va inizialmente in panchina.

Passano solo 7’ e il Pescara va in gol: lancio di Brugman sulla sinistra per l’inserimento in area di Sottil che in diagonale infila Silvestri in uscita. Primo gol tra i professionisti per il 19enne figlio d’arte. Il Verona reagisce e al 10’ va vicino al gol con un destro a giro di Di Gaudio, respinto da Fiorillo, sul prosieguo dell’azione sinistro di Vitale a lato. Al 25’ su rinvio sbagliato di Silvestri ci prova Memushaj dalla distanza ma il suo sinistro viene deviato in angolo. Doppia occasione fallita da Zaccagni: al 28’ servito da Matos al centro dell’area impatta male al momento della conclusione e 4 minuti dopo dai 20 metri in posizione centrale effettua una via di mezzo tra un assist e un tiro, con Fiorillo che blocca in uscita. Al minuto 35 è la volta di Gustafson sparare un destro altissimo dal limite. Il Verona va ancora vicino al pareggio al minuto 40 con un colpo di testa di Dawidowicz all’altezza del dischetto del rigore che Fiorillo respinge a mani aperte.

In avvio di ripresa l’Hellas va in forcing e al 48’ Di Gaudio parte dalla sinistra, il suo tiro di destro viene respinto dal portiere e sulla ribattuta Matos a porta spalancata non riesce a metterla dentro colpendo male il pallone. Una ghiotta occasione per l’Hellas che ci prova anche al 50’ con Tupta che scatta sul filo del fuorigioco entra in area sulla sinistra, ma il suo destro viene respinto dall’ottimo Fiorillo. Al 58’ ammonito Di Gaudio per simulazione dopo caduta in area in seguito a contrasto con Marras: qualche dubbio rimane. Il Pescara non riesce a rendersi pericoloso. Inizia la serie di sostituzioni: Bellini per Marras; Perrotta per Mancuso e Monachello per Sottil tra gli abruzzesi mentre Grosso manda in campo Faraoni per Zaccagni, Pazzini per Danzi e Lee per Di Gaudio. E solo 4 minuti dopo l’ingresso, Faraoni pareggia: cross di Vitale dalla sinistra, inserimento in area del laterale gialloblù che anticipa Del Grosso e di sinistro sotto misura mette la sfera in rete alle spalle di Fiorillo. Il Verona potrebbe passare al 74’ ma il destro di Pazzini sulla sinistra in area finisce alto sulla traversa. L’Hellas schierato a quattro punte si spegne e gli abruzzesi tornano a farsi pericolosi in tre occasioni: all’84’ con una schiacciata di testa di Scognamiglio su corner e palla alta; così pure all’86’ finisce alta di poco una girata di destro di Monachello a centro area e all’87’ termina pure alto un sinistro al volo di Bellini sempre a centro area.

Finisce 1-1 e i numeri dicono di un Verona più pericoloso: 13-7 le conclusioni, 7-2 quelle nello specchio della porta dove Fiorillo si è opposto con bravura, meritandosi la palma di migliore in campo (Del Grosso il peggiore del Pescara). La formazione schierata inizialmente da Grosso non ha convinto, visto che in avanti solo Di Gaudio è riuscito a rendersi pericoloso; decisivo è risultato l’ingresso di Faraoni, al quale assegniamo la palma del migliore dell’Hellas. Male Lee (ammonito verrà squalificato e salterà la partita con il Livorno) e Zaccagni, poco meglio Tupta, Matos e Pazzini, più che discrete le prove dei difensori. Appena sufficiente la direzione di gara di Abbattista di Molfetta che in qualche situazione non ha convinto.

Il 1° maggio alle 15 al Bentegodi verrà il pericolante Livorno per un incontro che si preannuncia ad alta tensione.

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