Il motore della lettura di Cerro punta al mezzo secolo di vita
di MARTA BICEGO
Nel 1975 la nascita della biblioteca che oggi conta 930 utenti iscritti
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di MARTA BICEGO
Una biblioteca che si può definire atipica. Nella quale non regna (sempre) il rigoroso silenzio. In cui i libri si possono prendere tranquillamente dagli scaffali dove sono riposti per familiarizzare con i loro contenuti e studiarne la copertina oppure l’autore, senza essere sopraffatti da regole troppo rigorose. Anzi, vedere qualche volume impilato fuori posto, in attesa di ritrovare la sua collocazione, è sinonimo di vitalità nella biblioteca comunale “Berto Barbarani” di Cerro Veronese.
Una splendida (quasi) cinquantenne
Soprattutto il mercoledì e il venerdì mattina, anche se si è affaccendati in mille commissioni, a chi passa da piazza Don Angelo Vinco (il centro del paese) viene quasi d’istinto affacciarsi alla porta a vetri della biblioteca, nel palazzo del municipio, e incontrare il sorriso di Ilenia Zanoni. Due parole, un caffè fumante da sorseggiare, un consiglio di lettura, qualche confidenza. È familiare lo stile di questo piccolo, ma accogliente, presidio di cultura in quota che è frequentato da persone di ogni età. Ognuno, qui, si sente accolto. E accade dal 1975. Tant’è che la biblioteca è una splendida (quasi) cinquantenne. Dall’animo femminile, si può proprio dire. È curioso, esordisce la bibliotecaria: «Il primo comitato di gestione della biblioteca era composto da nove uomini. Oggi, invece, sono tutte donne». Oltre a Zanoni, adesso ne fanno parte Marisa Campedelli (presidente), Giuseppina Piccolo, Antonella Conti, Giorgia Cazzato, Maria Antonietta Catania e Laura Picot. Gruppo affiatato, come quello delle mamme e delle nonne lettrici volontarie: sono da tempo le incallite protagoniste di molteplici iniziative che coinvolgono persone di ogni età. Del sodalizio fanno parte – oltre a Zanoni, Campedelli, Cazzato, Piccolo e Picot – pure Fabiola Dalla Valentina, Mara Benedetti e Annalisa Gelmini.
Una raccolta di oltre 5mila tomi
«Dall’ottobre del 2007, la biblioteca è nella rete del Sistema bibliotecario provinciale. Questo ha portato a una rivoluzione nell’uso di questo spazio», spiega Zanoni, bibliotecaria dal 2006. Lo scorso anno, i prestiti locali totali hanno sfiorato quasi quota 3mila; i prestiti in entrata sono stati 1.342 mentre quelli in uscita 1.050. Gli utenti iscritti sono 930 e hanno a disposizione in loco 5.548 volumi a catalogo. In realtà, a contarli tutti i volumi che colorano le scaffalature sono circa 9mila. Ne sarebbe felice Berto Barbarani, il poeta dialettale veronese al quale la biblioteca è stata intitolata. Il suo nome riecheggia, per la felicità dei più piccoli, nella mascotte Berto: il pellicano con il becco straripante di libretti, che vola in alto, come riesce a elevare la cultura. «Abbiamo iniziato andando nelle scuole e tra i bimbi dell’asilo nido. Pian piano, è stato bello vedere i bambini avvicinarsi al mondo della lettura. Scegliamo gli autori e studiamo, con un metodo che abbiamo imparato strada facendo», osserva Campedelli, scendendo nel dettaglio delle attività del gruppo delle lettrici. Oltre alle aule, hanno portato l’amore per i libri alla Piccola Fraternità di Corbiolo e nella casa di riposo di Bosco Chiesanuova; nella baita degli alpini e nelle contrade. Per letture, presentazioni editoriali, anche invitando autori famosi. Punto di partenza, interviene la bibliotecaria, «sono sempre gli albi illustrati, anche se il pubblico è composto da persone adulte».
Il sodalizio delle lettrici
C’è un’armonia quasi contagiosa in questo affiatato sodalizio “in rosa”: donne diverse, ciascuna portatrice di esperienze e talenti. Un volontariato che giova alla comunità. Antonella realizza illustrazioni, nonna Giusy dispensa saggezza e nonna Laura infonde energia, Fabiola ama cantare. Punto di ritrovo è la biblioteca. «Non una classica biblioteca perché qui non c’è mai silenzio. E i bambini possono scegliersi i libri dagli scaffali. È un luogo di scambio di idee, di confronto e di discussione. Senza pettegolezzi», fa notare Zanoni. «Qui nascono le idee – continua la bibliotecaria – e per fortuna le sappiamo realizzare». Una volta al mese, il salone accoglie pure il gruppo di amici della biblioteca: altro momento periodico di condivisione che riunisce circa quindici persone, a conferma che lo stare insieme è regola non scritta tra le mura di questi accoglienti spazi. Che sono aperti a chiunque voglia frequentarli, si tratti o meno di un accanito lettore. Le proposte non mancano, come conferma il calendario delle prossime iniziative in programma: la presentazione del libro Storie della moscarola di Dino Lavarini, il 26 febbraio alle 18; un dialogo con protagoniste le donne della Lessinia, il 1° marzo alle 18; l’incontro con l’autore di Amore ed umore, Federico Leso, il 25 marzo alle 18. (3/Continua)
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