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Richard, ex paracadutista divenuto neofita a 63 anni

Battesimo, Confermazione e Prima Comunione, tutti in un sol giorno. E tutti a 63 anni. Una triplice gioia per Richard Goode, ex militare statunitense da trentacinque anni a Verona, che in occasione della solennità di Tutti i Santi ha ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana dall’abate di San Zeno monsignor Gianni Ballarini, dopo essere stato guidato nel cammino di preparazione da don Michele De Santi.

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Richard, ex paracadutista divenuto neofita a 63 anni

Battesimo, Confermazione e Prima Comunione, tutti in un sol giorno. E tutti a 63 anni. Una triplice gioia per Richard Goode, ex militare statunitense da trentacinque anni a Verona, che in occasione della solennità di Tutti i Santi ha ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana dall’abate di San Zeno monsignor Gianni Ballarini, dopo essere stato guidato nel cammino di preparazione da don Michele De Santi. La fede cristiana è parte del vissuto di Richard fin da quando, appena diciottenne, nel Maryland (dove si era trasferito con i suoi), abbracciò la carriera militare – usanza molto diffusa tra i giovani americani che, dopo il diploma, cercavano di racimolare qualcosa per pagarsi gli studi universitari ed emanciparsi il prima possibile dalla famiglia –, arruolandosi nella United States Army Airborne Infantry, corpo di paracadutisti che, peraltro, si fregia della protezione di san Michele Arcangelo. Anche se il binomio divisa militare/spiritualità potrebbe apparire stonato, nei corpi d’armata a stelle e strisce «militano sempre molti credenti, sia protestanti che cattolici», conferma Richard. «I miei commilitoni leggevano ogni giorno la Bibbia, anche lì alla base. Ma quelli che si davano più da fare per le celebrazioni erano i cristiani di confessione cattolica». Essendo protestante battista, «non avevo ancora ricevuto il sacramento del Battesimo. Con il passare del tempo e a seguito delle imprese, spesso molto delicate e difficili, che mi impegnavano come militare, tra cui la missione degli anni ’90 in Bosnia, in me si è acceso il desiderio di conoscere Dio ancora più da vicino». E a offrirgli la giusta occasione è stato proprio il Battesimo dei due nipotini Richard e James, figli della figlia Susan, avuta dalla moglie Susanna Fasoli, veronese, anche lei fervente credente della comunità zenoninana. «In quel momento, il desiderio di diventare cristiano cattolico si è fatto davvero nitido». Questa la prima svolta. Ma ci sono state anche altre due circostanze a segnare il cammino di conversione adulta di Richard: l’incontro con Giovanni Paolo II, avvenuto proprio qui a Verona, sempre a San Zeno – «un ricordo indelebile e una emozione fortissima», dice, evocando il momento in cui papa Wojtyla tese la mano verso di lui per incontrare la sua – e quello, spirituale, con la figura di san Francesco di Assisi. «La visita alla Porziuncola, avvenuta sempre in quegli anni, mi aveva trasmesso una grande gioia e pace interiore».
I segni per iniziare una seconda vita, confermato nella fede cristiana, insomma, non mancano. «Assieme al padrino Rino Marcuzzo e alla madrina Luisa Magnaguagno, un’altra coppia della nostra comunità, con la celebrazione del giorno di Tutti i Santi, si sono sentiti profondamente toccati tutti i fedeli. A detta di molti si è raggiunta una tale intensità spirituale che si percepiva tangibilmente “la presenza dello Spirito Santo” – testimonia mons. Gianni Ballarini –. Una scelta davvero significativa, in un tempo di fatica e di paura come questo. Un segno grande ed evidente della venuta dello Spirito consolatore tra noi, in particolare sui ragazzi cresimati il 31 ottobre e su questo adulto speciale che, in piena libertà, ha dato testimonianza di coraggio e di entusiasmo nella adesione a Cristo Via, Verità e Vita».
L’uomo ha sempre bisogno di nutrire l’anima, «e io mi considero davvero fortunato ad aver raggiunto questo traguardo», conclude Richard. «In un momento di crisi mondiale, di crisi di fede e di valori, con mia moglie pensiamo che ciascuno di noi possa rileggere gli attuali, drammatici avvenimenti solo con l’aiuto dello Spirito Santo». «Quando mio marito mi ha comunicato questa decisione – confessa Susanna – per me è stato uno stimolo a cercare di essere ancor più di esempio cristiano». Un albero, la rinnovata fede di Richard, che ha già dato i suoi primi frutti.

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