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Abitare il mondo con amore

di REDAZIONE

Dal 2 al 5 maggio Verona ospiterà gli eventi del Festival Biblico dedicato al tema dell’agape

Abitare il mondo con amore

di REDAZIONE

Tredici occasioni di riflessione, dialogo, testimonianza, per riscoprire l’hic et nunc (il qui e ora) di quell’amore assoluto donatoci da Dio – agape, diremmo in termini biblici – che fin dall’atto della sua creazione (dal momento, cioè, in cui il Signore soffiò il proprio alito di vita nel nostro capostipite Adamo), l’umanità è chiamata a imitare nelle scelte di tutti i giorni: dalla relazione con il coniuge all’incontro con i fratelli di tutte le nazionalità e confessioni, fino al rapporto con il creato.

Tanti sono gli appuntamenti proposti dal Festival Biblico nella città scaligera, in programma dal 2 al 5 maggio in cinque significative location cittadine, accorpati nei tre filoni: “Agape e vita di coppia”, “Agape e Pace”, “Agape e Creato”. Per il ventennale del festival sulle Scritture, ideato da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo (che quest’anno si svilupperà in undici territori/diocesi aderenti, tra cui le new entry Genova e Catania) Verona ha inteso dare al tema guida di questa edizione, ossia “Agape” (1Gv 4,7), una traduzione pratica che da un lato consiste nell’approccio divulgativo dato sia ai tavoli di discussione che vedranno intervenire anche illustri ospiti internazionali quali l’arcivescovo di Marsiglia card. Jean Marc Aveline (in collegamento il 4 maggio alle ore 21, per l’incontro “Agape e Pace: il conflitto nel Mediterraneo”), il parroco di Nazareth, padre Ibrahim Alsabagh (in collegamento sabato 4 maggio alle 15 al teatro Santissima Trinità), sia alla scelta di linguaggi immediati come quello cinematografico (quattro le proiezioni al cinema Rivoli, con ingresso a 5 euro: Green border giovedì 2 maggio alle 20.30; Crescendo, venerdì 3 alle 19; C’è ancora domani, sabato 4 alle 17; I bambini di Gaza, domenica 5 alle 19).

Dall’altro lato, come spiega don Francesco Da Re, direttore del Festival Biblico in riva all’Adige, «si esplicita in una azione concreta consistente in una raccolta fondi attiva durante tutto il corso del festival, a sostegno all’iniziativa “Water 4 Gaza” della Ong veronese Progettomondo, finalizzata alla realizzazione di nuovi servizi di adduzione idrica per fare arrivare acqua pulita e di qualità in punti strategici quali scuole, edifici pubblici e campi profughi sulla striscia di Gaza (su www.progettomondo.org il Qr Code che indirizzerà alla piattaforma di crowdfunding). Sarà la nostra concreta risposta, o meglio, la risposta della comunità scaligera, all’invito di essere gli uni per gli altri “agape”».

L’invito a mettere in pratica la gentilezza, l’accoglienza, il dono di sé in qualsiasi momento e a rileggere questa pagina delle Scritture come cuore di tutta la rivelazione biblica così come di tutta l’esperienza umana. Oltre all’evento clou con il cardinale Aveline, un altro momento intenso sarà lo spettacolo portato in scena dagli studenti del Liceo coreutico dell’Educandato statale “Agli Angeli” dedicato al patrono di Verona, dal titolo “La figura di San Zeno tra leggenda e realtà”, in scena nella basilica a lui dedicata, in presenza del vescovo Domenico Pompili, venerdì 3 maggio alle 19. Tra gli ospiti attesi: la pastora battista Lidia Maggi, pronta a svelare le sfumature dell’amore tra uomo e donna contenute nel Cantico dei Cantici (venerdì 3 maggio alle 16 nel teatro dei Santi Apostoli); lo scrittore e teologo Paolo Curtaz (voce dell’incontro “Dio di Agape e Signore degli eserciti: lo stesso Dio?” in programma sabato 4 maggio alle 11 al teatro dei Santi Apostoli); fra’ Giulio Michelini, direttore dell’Istituto teologico di Assisi, interpellato sul Cantico delle Creature quale solida testimonianza di agape da parte di san Francesco verso il Creato (domenica 5 alle 11 al teatro Santi Apostoli); il sociologo Franco Garelli che con la giornalista e documentarista Laura Silvia Battaglia (reporter in aree di crisi nonché conduttrice e autrice per Rai Radio 3) approfondirà l’influenza delle religioni cristiana e musulmana sul ruolo della donna (domenica 5 alle 17 al teatro Santissima Trinità).

Nella stessa sala teatrale alle 15 di domenica 5 verrà offerto uno spaccato sul tema del ventennale dagli imprenditori Andrea Perinelli e Anna Montagnoli, della Economy of Francesco, a sua volta permeata dall’aspetto ecologico (quindi l’amore per il Creato) più volte richiamato dal Pontefice. «La prima lettera di Giovanni inizia dicendo che “chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio”; ciò significa che l’amore è la manifestazione di una generazione divina – conclude Da Re –. Noi l’abbiamo tradotta in una proposta pratica anche alla luce della conclusione di questo brano, che riporta: “Chi ama Dio, ami anche suo fratello”». Ulteriori informazioni e il programma completo su www.festivalbiblico.it.

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