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Hellas, nuovo ko: 1-0 salta Baroni?

di ALBERTO MARGONI

Quinta sconfitta consecutiva per l'Hellas, battuto 1-0 dal Genoa con gol di Dragusin al 44', un minuto dopo aver colpito il palo con Ekuban. Nella ripresa legno colto da Terracciano al 73'. Sempre più probabile l'avvicendamento di Baroni in panchina

Hellas, nuovo ko: 1-0 salta Baroni?

Una nuova batosta per l'Hellas Verona che torna da Marassi con la quinta sconfitta consecutiva. Un risultato che probabilmente determinerà l'esonero di Marco Baroni, incapace - dopo le due vittorie di inizio campionato contro Empoli e Roma - di trovare il bandolo della matassa per una formazione che non riesce mai ad imporre il proprio gioco. Una partita, quella di Genova, che si è accesa dopo 40 minuti di noia assoluta, un vero e proprio inno all'anticalcio: numerosi falli, squadre che non riuscivano a mettere insieme tre passaggi di fila. Le uniche note di cronaca sono state l'ammonizione di Hien (26'), un colpo di testa di Amione su azione d'angolo con palla sopra la traversa (30') e l'uscita dal campo dell'infortunato Bani (risentimento muscolare) rilevato da De Winter. La scintilla scoccava per merito dei padroni di casa che al 43' su azione d'angolo con il sinistro di Ekuban da pochi metri ma in posizione decentrata colpivano il palo e sul tentativo di tap-in di De Winter, Magnani salvava sulla linea. Ma dopo un minuto arrivava per gli uomini di Gilardino il gol partita: palla al limite dell'area controllata male da un Magnani sbilanciato, palla recuperata da Haps che imbucava in area per il solitario Dragusin (dov'era Amione?) il quale con una botta al volo di destro infilava Montipò sul primo palo: 1-0. Due tiri in porta per il Genoa sortivano il gol e un salvataggio sulla linea dopo il palo, mentre 0 per il Verona.

Ad inizio ripresa Baroni inseriva Ngonge per un evanescente Bonazzoli (il peggiore in campo) e in effetti il cambio sortiva una certa vivacità, dettata anche dal desiderio di rimontare la rete subita. Dopo il giallo mostrato dal bravo Orsato a Vasquez (48') tra i liguri si stirava anche Ekuban, rilevato da Puscas. Sul neo-entrato lanciato a rete era decisivo il recupero e il salvataggio di Amione (l'unica cosa buona fatta dal difensore argentino in una partita per il resto da dimenticare) che riusciva a deviare in angolo la conclusione a botta sicura dell'attaccante. Passava un minuto e ancora Puscas su azione d'angolo deviava col destro in modo debole e centrale proprio davanti a Montipò. E la reazione dell'Hellas? Nessuna traccia nei primi 60 minuti di partita. Dopo l'ammonizione a Terracciano era ancora il Genoa a rendersi per due volte pericoloso al 62': prima con un diagonale di destro di Sabelli susseguente a uno schema su punizione dai 25 metri, con Montipò a deviare in angolo e poi con lo stesso portiere gialloblù a deviare d'istinto la conclusione di Badelj sotto misura. Doppio cambio in casa Hellas al 63': fuori Doig e Suslov, dentro Faraoni e Cruz. Il laterale gialloblù dopo pochi minuti veniva ammonito. Al 70' era la volta di Duda al posto di Amione. Finalmente al 73' Hellas pericoloso: in seguito a deviazione del portiere, Terracciano di destro colpiva il palo. Al 79' Martinez, l'estremo difensore rossoblù, era decisivo a deviare sopra la traversa un colpo di testa di Djuric su azione di calcio d'angolo. Questo risulterà alla fine il primo e unico tiro nello specchio della porta da parte dell'Hellas. Un po' poco per sperare nella rimonta! All'85' ci provava Strootman ma il suo sinistro da fuori terminava a fil di palo. Ultimi cambi all'85': Saponara per Folorunsho negli ospiti, mentre i padroni di casa vedevano l'ingresso in campo Matturro, Thorsby e Malinovskyi al posto di Haps, Badelj e Strootman. All'88' ci provava ancora Puscas da fuori ma il suo rasoterra veniva bloccato da Montipò. A nulla servivano i 5 minuti di recupero decretati da Orsato. Finiva 1-0 per il Genoa che, pur senza strafare, ha comunque effettuato 6 tiri nello specchio della porta.

Ora il probabile nuovo allenatore (Ballardini?) avrà due settimane a disposizione, stante la pausa di campionato per le nazionali, per provare a capirci qualcosa, a delineare una formazione titolare e uno schema su cui puntare. Cose che non si sono viste in queste prime dodici giornate di campionato che relegano l'Hellas al terzultimo posto in classifica (ma l'Empoli che lo segue di un solo punto deve ancora giocare).

(nella foto un perplesso Marco Baroni colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli. Per l'allenatore quella di Genova potrebbe essere stata l'ultima partita alla guida dell'Hellas)

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