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Guido, campione di nuoto e di vita

di RENZO GASTALDO
Le sue difficoltà non gli hanno impedito di conquistare ben 91 medaglie 

Guido, campione di nuoto e di vita

di RENZO GASTALDO

Il tratto ilare e amichevole che caratterizza pressoché perennemente il suo sorriso si trasforma soltanto quando scende in vasca. Allora la mente di Guido Grandis, 34enne nuotatore di San Giovanni Lupatoto, si focalizza su un solo obiettivo: incrementare il numero di medaglie vinte, oggi attestato a quota 91, di cui 40 d’oro, 36 di argento e 15 di bronzo. Il suo palmares è diviso fra un pannello appeso in camera con le medaglie conquistate alle prove nazionali e, in un cassetto sottostante, le altre decine di medaglie conquistate nelle competizioni locali organizzate sempre dalla Federazione sport paralimpici degli intellettivo-relazionali e down.
Guido ha cominciato a nuotare a 17anni, quasi per gioco, raccogliendo l’invito che gli veniva da un genitore di un suo compagno di piscina di entrare nella squadra locale. Dopo averlo visto percorrere le prime due vasche, l’allenatore sentenziò: «Ecco il ragazzo che finalmente farà vincere qualche medaglia alla nostra squadra». La profezia si avverò nel giro di poche settimane, con la vittoria ai Campionati italiani giovanili svoltisi a Montebelluna: primo posto per Guido nei 100 rana e argento nei 100 stile. All’arrivo (allora come oggi) un urlaccio con pugno sbattuto sull’acqua, come fanno in campioni, e sguardo indirizzato subito in tribuna dove, immancabili, ci sono la mamma Marilisa e il padre Enzo.
Anche l’anno dopo, il 2006, viene ricordato per una vittoria, quella della staffetta agli Europei giovanili Special Olympics. «La mia più grande gioia sportiva», confessa il nuotatore lupatotino. Segue un filotto di vittorie lungo quindici anni che vede come ultima affermazione (per il momento) il primo posto nei 200 rana e il secondo nei 100 rana e nei 200 misti del Criterium nazionale di categoria di Terni, tenutosi a inizio novembre.
Guido, che in gara difende i colori del Verona Swimming Team, si allena tre pomeriggi alla settimana, per due ore e mezza ogni volta, al Centro federale, e le sue vasche le fa al fianco di campioni del calibro di Federica Pellegrini e Thomas Ceccon. Con la “Fede” nazionale, che presto arriverà a fine gravidanza, si scambia puntualmente messaggi whatsapp e ha una sfida aperta su chi è più veloce in vasca («Per adesso abbiamo fatto due confronti e siamo sull’l a 1; ma io confido nella bella e se anche dovessi perdere, con la Fede potrei anche accettarlo», precisa Guido). Si “messaggia” abbastanza frequentemente anche con l’europarlamentare leghista Matteo Borchia. Frequenta in modo assiduo anche il Circolo Noi di Pozzo, dove si è fatto una schiera di amici. Nel 2015 è stato nominato dall’allora sindaco Federico Vantini “cittadino insigne” di San Giovanni Lupatoto per i suoi meriti sportivi. Una vita sociale intensa, quella di Guido, che alterna all’attività natatoria e a quella lavorativa. Già, perché il campione di nuoto, dopo aver superato gli esami di scuola superiore e conseguito il diploma, è stato assunto nel 2010 negli uffici amministrativi della sede dell’Ulss 9 di via Poloni, dove assicura attività di supporto d’ufficio e soprattutto svolge una preziosa e apprezzata assistenza aiutando gli anziani quando si tratta di pagare il ticket con la tessera bancomat, ora che non funzionano più le casse.
Guido, che risiede con i genitori in una graziosa villetta di via Cavour a San Giovanni Lupatoto, raggiunge ogni giorno il posto di lavoro prendendo da solo l’autobus Atv. Il merito dell’alto grado di autonomia è la pressante azione educativa messa in atto dai genitori fin da quando aveva tre anni e che lo ha portato a saper scrivere già quando frequentava la scuola materna. A Guido piace molto viaggiare e lo fa al seguito della famiglia. Negli ultimi anni con mamma e papà è stato in Russia, in Giordania e in Terrasanta, Paesi dove arriva sempre preparatissimo, tanto da intervenire qualche volta a sostegno della guida turistica precisandogli date ed eventi. Adesso però è totalmente concentrato sugli allenamenti e sulle gare di nuoto. Questo focus particolare ha una precisa spiegazione: «Siccome sarò il più giovane della categoria Master, dovrò sfruttare questo fattore per raggiungere al più presto quota 100 medaglie. Più il tempo passa, più sarà difficile infatti raggiungere questo obiettivo», dice il campioncino. Alla prima vittoria in una gara Master, Guido, come sua abitudine, consegnerà alla madre un bigliettino con sopra scritto: “Andiamo a mangiare la pizza?”, sapendo che la richiesta sarà prontamente accolta. E se non arriverà in fretta alle 100 medaglie? «Mi darò al tennis!», è la sua risposta con lo sguardo sornione.

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