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Con l’8xmille alla Chiesa cattolica nessuno rimane indietro

di REDAZIONE

Una firma che fa bene e consente di moltiplicare le risorse a beneficio di tutti

Con l’8xmille alla Chiesa cattolica nessuno rimane indietro

di REDAZIONE

Ha preso il via la nuova campagna promozionale dell’8xmille che racconta una Chiesa in uscita costantemente al fianco dei più fragili. Condomini solidali, doposcuola, poliambulatori, case di accoglienza, dormitori, mense, restauri di beni culturali e artistici, stanziamenti per calamità naturali o emergenze umanitarie nel mondo: sono solo alcuni esempi dell’articolata rete di aiuto messa in campo ogni anno dalla Chiesa cattolica per rispondere alle nuove povertà e a fasce di popolazione con bisogni diversi e sempre più complessi.

Ad agire sono le mani e i cuori di professionisti e volontari grazie al supporto dell’8xmille alla Chiesa cattolica che dal 1990 realizza ogni anno migliaia di progetti, secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Nel 2023 sono stati assegnati oltre 243 milioni di euro per interventi caritativi (di cui 150 destinati alle diocesi per la carità, 13 a esigenze di rilievo nazionale di cui circa la metà destinati a Caritas Italiana e 80 a interventi a favore dei Paesi più poveri).

Accanto a queste voci figurano 403 milioni di euro per il sostentamento degli oltre 32mila sacerdoti che si spendono a favore delle comunità e che sono spesso i primi motori delle opere a sostegno dei più fragili. E oltre 352 milioni di euro per esigenze di culto e pastorale, voce che comprende anche gli interventi a tutela dei beni culturali ed ecclesiastici. L’8xmille è quindi un vero e proprio moltiplicatore di risorse e servizi che ritornano sul territorio a beneficio di tutti. Un sostegno concreto per i più fragili che fugge le logiche del mero assistenzialismo, ma anzi diventa un volàno di percorsi di promozione umana.

Basta guardare, nell’ambito della carità locale, alle opportunità derivanti dai tanti progetti promossi dalle diocesi nel solo 2023, dove troviamo, ad esempio, iniziative a favore di famiglie disagiate e persone economicamente fragili, precari e disoccupati (53 milioni di euro), di anziani (oltre 4 milioni di euro), di persone senza fissa dimora (13 milioni di euro), di persone portatrici di handicap (quasi 3 milioni di euro), di formazione e prevenzione per bambini e ragazzi a rischio devianza (oltre 2 milioni di euro), di sostegno e liberazione per chi è vittima di tratta, usura o dipendenze patologiche (circa 3 milioni e mezzo di euro) e molto altro.

Oppure, volgendo lo sguardo all’estero e alle tragedie umanitarie nel mondo, come non ricordare lo stanziamento per le popolazioni turche e siriane colpite dal terremoto o per l’emergenza ucraina (in totale un milione di euro), per l’emergenza alluvione in Emilia Romagna (un milione di euro) o l’emergenza in Marocco (300mila euro)? L’8xmille fornisce, dunque, carburante ad una macchina della carità immensa a beneficio di tutti, non solo dei cattolici, e dove tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita grazie a questo strumento di democrazia fiscale davvero straordinario.

Ogni anno infatti la Chiesa si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei contribuenti per rinnovare la firma, che si trasforma in mezzi per la realizzazione di opere. In questo modo la Chiesa non lascia indietro nessuno: poveri, immigrati, disoccupati, anziani, giovani, donne sole e famiglie vulnerabili. «Se non ci fosse la Chiesa e il lavoro straordinario svolto dalla macchina del volontariato – afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – ci sarebbe un vuoto enorme».

E questo lavoro incessante è al centro della campagna 2024 che racconta, attraverso sette storie di speranza e di coraggio, il valore della gratuità e gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende costantemente cura dei più deboli. La campagna mette in luce la relazione tra la vita quotidiana di tutti noi e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi gesti di altruismo che capita di compiere nella vita e che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie.

«L’obiettivo è far comprendere il valore di un gesto molto semplice come una firma – conclude il responsabile – abbinandolo a momenti della vita di tutti i giorni. Siamo partiti da questo concetto per mettere a punto una campagna valoriale che sottolinea il rilievo di una scelta, espressione del desiderio di diventare protagonisti di un cambiamento, offrendo sostegno a chi è in difficoltà». Come accade a Salerno, dove il Dormitorio Don Tonino Bello offre risposte concrete e percorsi di reinserimento lavorativo a persone in condizione di povertà estrema; o a San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, dove la mensa diocesana della Caritas rappresenta una mano tesa rivolta a quanti sono a rischio di esclusione sociale.

L’azione costante della Chiesa consente a molti di cambiare il proprio futuro, come accade a Verona a Casa Santa Elisabetta, condominio solidale per donne sole con minori, dove in molte hanno trovato un’occasione di riscatto; oppure a Santhià, nel Vercellese, dove un poliambulatorio medico svolge attività di assistenza e servizio medico in modo gratuito, con la finalità di contrastare i lunghi tempi di attesa del Servizio sanitario nazionale. Tante anche le iniziative per offrire un futuro sereno a bambini e giovani, provenienti da famiglie vulnerabili, come il doposcuola “L’appetito vien studiando” di Cassano all’Ionio, dove i ragazzi mangiano, studiano e si formano attraverso attività laboratoriali in un luogo sicuro, che offre così opportunità di crescita, studio e gioco.

Con il fondamentale sostegno delle firme, ogni anno, vengono restituiti a fedeli e visitatori molti tesori dimenticati. Come a Gubbio, dove la chiesa della Madonna del Prato, gioiello barocco, è stata sottoposta ad un intervento di restauro conservativo. Anche quest’anno la campagna ha voluto rappresentare i tanti progetti realizzati all’estero prendendo come esempio un’opera in Sri Lanka, a Mannar, dove, grazie alle firme dei contribuenti, è stato possibile costruire un nuovo ostello per gli studenti della scuola St Xavier’s e che ha consentito di aprire le porte dell’istituto anche a gruppi etnici minoritari. Nel sito www.8xmille.it sono disponibili i filmati di approfondimento sulle singole opere al centro della campagna, mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille, a livello nazionale e diocesano, nel segno della trasparenza.

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