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Casa San Fidenzio: 60 anni di servizio alla Chiesa

di ANDREA ACCORDINI
Anniversario per il centro di spiritualità che festeggia il 13 novembre con una Messa presieduta dal Vescovo 

Casa San Fidenzio: 60 anni di servizio alla Chiesa

di ANDREA ACCORDINI
La Casa di spiritualità di San Fidenzio festeggia i sessant’anni di attività. Domenica 13 novembre alle 17.30 con una Messa presieduta dal vescovo Domenico Pompili, nella struttura diocesana si celebrerà l’importante anniversario insieme ai direttori, alle religiose, al personale presente e passato, ai volontari e ai benefattori. Durante la celebrazione sarà anche dedicato l’altare della chiesa maggiore.
Abbiamo chiesto all’attuale direttore, don Carlo Dalla Verde, di raccontarci un po’ di questo luogo, della sua storia e delle prospettive attuali e future.
– Don Carlo, come arriva Casa San Fidenzio a questo appuntamento?
«È un traguardo importante per la casa, che vive da un lato l’entusiasmo per questo momento e dall’altro è consapevole della complessità delle sfide del tempo presente. Era il 29 luglio 1962 quando il vescovo Giuseppe Carraro inaugurava solennemente questa casa. Consegnandola alla diocesi egli stesso ne tracciava la sua identità: “La Casa S. Fidenzio è ‘Cittadella di Dio’, ‘civitas Dei supra montem posita’, perché sia vista anche di lontano e costituisca permanente appello agli uomini tutti a non dimenticare Dio, ma a cercarlo, a invocarlo e a ritrovarlo in un incontro di luce, di grazia e di pace. La Casa degli esercizi consente di ritrovarsi, cioè di rientrare in se stessi, di rivedere in luce serena la propria vita, di aprirsi al colloquio con Dio”. Diciamo che la caratteristica che ho visto importante qui alla casa di spiritualità è proprio la disponibilità all’ascolto: in primis della Parola di Dio, ma anche delle situazioni degli uomini d’oggi, della vita e della sua complessità; un ascolto che conduce a gustare la prossimità di Dio nella voce dello Spirito che parla al cuore dei credenti suscitando il desiderio della conversione per gustare sempre di più la gioia di essere figli di Dio».
– Come nasce e in che modo si è sviluppata questa struttura diocesana?
«Un’attenzione particolare alla formazione spirituale dei fedeli si riscontra in diocesi a partire dal 1914 con la nascita dell’“Opera ritiri operai” in Valpolicella, poi sviluppatasi a Villa Sacro Cuore a Gargagnago e proseguita come Opera diocesana esercizi spirituali. Rivelandosi ormai inadatta la sede di Villa Sacro Cuore, nel 1959 il vescovo Giuseppe Carraro manifestò il desiderio di ricercare una nuova collocazione per la casa di esercizi spirituali. La trovò a Novaglie, sul colle di San Fidenzio, tra i vigneti e gli oliveti della Valpantena. La prima pietra della casa venne posata il 26 dicembre 1960 e nell’arco di un anno e mezzo la nuova struttura vide la luce e venne inaugurata alla presenza del Vescovo e del suo predecessore, il card. Giovanni Urbani. Nel 1965, poi, mons. Carraro volle porre accanto alla casa di spiritualità il monastero delle Clarisse Sacramentine, creando così un’oasi di silenzio e preghiera. In questa scelta si coglie, nella continuità con il passato, la predisposizione di questo luogo per favorire l’orazione e la contemplazione, dato che proprio qui fino al XVI secolo sorgeva un antico eremo benedettino. Che il colle di San Fidenzio fosse particolarmente amato dal vescovo Carraro lo testimonia il fatto che al compimento del 75° anno d’età lo scelse per ritirarsi e per viverci gli ultimi anni della sua vita. Un momento significativo per la casa è stata l’importante ristrutturazione attuata nei primi anni Duemila che ha coinvolto tutto lo stabile e ha visto la costruzione della nuova chiesa».
– Com’è organizzata oggi la casa?
«La casa può accogliere, per incontri in giornata, fino a 180 persone, e dispone di 52 stanze di diversa capienza per un totale di 80 posti letto per gli incontri residenziali. Ci sono due chiese, due grandi sale attrezzate per videoconferenze e diverse salette per lavori di gruppo. La bellezza del parco e la quiete degli spazi esterni invitano alla preghiera. Ovviamente, a servire in questa casa non sono da solo, con me abita una comunità di suore “Amanti della Santa Croce di Phan Thiet” originarie del Vietnam. Come vicedirettore è presente Michele Righetti, presidente della cooperativa canossiana Santa Maddalena di Canossa - onlus, che si occupa di inserimento nel lavoro di donne con svantaggio, e assicura il personale per le pulizie e il servizio nella casa. La cucina è gestita da un cuoco interno e non manca l’aiuto di alcuni volontari per la cura del parco».
– In questi anni c’è stato un orizzonte o un riferimento spirituale a cui vi siete ispirati?
«A guidarci fin dalla fondazione della casa è l’immagine evangelica della dimora di Marta, Maria e Lazzaro. Con sapienza il vescovo Carraro aveva scelto la memoria liturgica di Marta e Maria (29 luglio, ndr) per inaugurare la struttura. E, nell’anno del nostro sessantesimo, è una felice circostanza che questa immagine sia proposta a tutta la Chiesa italiana per la seconda tappa del Cammino di ascolto sinodale, attraverso i cosiddetti “Cantieri di Betania”. Per noi l’essere casa diocesana di spiritualità significa proporre occasioni dove i credenti possono riorientare la loro vita attraverso la meditazione della Parola di Dio, la riflessione, la preghiera personale e liturgica. Il fatto che ci siano qui un presbitero e una comunità religiosa residente assicura quell’accoglienza fraterna che fa sentire a casa chi arriva a San Fidenzio. Questo rappresenta un investimento significativo da parte della Diocesi non solo nell’ottica di garantire un servizio di ospitalità, ma in vista della opportunità di momenti di condivisione della propria esperienza di vita e di fede. La sfida attuale è sempre di più avverare la nostra vocazione diocesana, ossia creare un’offerta di cammini e percorsi di spiritualità adatti alle necessità della diocesi, preparati e condivisi in sinergia con i diversi uffici e centri di pastorale e con le singole parrocchie».
– Nello specifico, cosa propone Casa San Fidenzio?
«Le quattro aree in cui la casa svolge il suo servizio sono gli esercizi spirituali, le giornate di spiritualità, o ritiri che dir si voglia, la formazione cristiana e l’ospitalità per parrocchie, movimenti e gruppi che svolgono attività di catechesi o momenti di approfondimento spirituale. Nello specifico, come sempre, nei tempi forti di Avvento e Quaresima sono proposte delle giornate di spiritualità per le parrocchie (11 dicembre e 24 marzo) e per accoliti e ministri della Comunione (10 dicembre e 11 marzo); da quest’anno, pensando ai lutti vissuti in solitudine nel tempo della pandemia, si è scelto di introdurre anche alcune giornate di spiritualità per vedovi e vedove (8 dicembre e 23 marzo). Un’altra iniziativa sorta dalla riflessione sulle sofferenze vissute a causa del Covid è la giornata di spiritualità per il personale sanitario svolta in collaborazione con l’Ufficio di pastorale della Salute (12 febbraio). Altre iniziative sorte dall’attenzione alle situazioni del tempo presente sono il percorso “12 ceste” per single mai sposati; il week-end di spiritualità attraverso l’arte (3-5 marzo), curato da don Antonio Scattolini, e il corso di spiritualità in danza, seguito da Giuliva Di Berardino. Inoltre in collaborazione con il Centro di Pastorale familiare è previsto un ritiro mensile con adorazione e Messa per gli sposi e le famiglie. Un’attenzione particolare viene riservata al clero, ai religiosi e alle religiose con la proposta degli esercizi spirituali; quelli per sacerdoti e religiosi in gennaio (8-13), saranno predicati da mons. Giacomo Morandi, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla; quelli per le religiose saranno invece in giugno (11-17), guidati da mons. Antonio Napolioni, vescovo di Cremona. Mentre durante l’anno, con le religiose vivremo insieme i ritiri mensili. Per i laici, invece, proporremo gli esercizi spirituali in estate, un corso tradizionale (2-4 giugno) e uno secondo la modalità ignaziana (27 agosto-2 settembre). Infine, visto che San Fidenzio è sempre stato legato alla devozione a Maria Madre della Chiesa, il 13 maggio abbiamo organizzato una giornata di spiritualità mariana aperta a tutti e in particolare ai gruppi mariani. Ricordo che per le parrocchie è sempre possibile richiedere la predicazione di una giornata di ritiro anche in altre date».
Per avere ulteriori informazioni o per partecipare alle diverse iniziative è possibile telefonare allo 045.557002 o visitare il sito www.sanfidenzio.it

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