L’intervento della famosa virologa Ilaria Capua che abbiamo ospitato nelle nostre pagine la scorsa settimana ci ha aperto un orizzonte vastissimo sul mondo dei virus, che nostro malgrado abbiamo incominciato a conoscere meglio grazie a quello che, ironia della sorte, sembra essere l’attuale detentore della sovranità, almeno stando al suo nome: il Coronavirus
Il 2020 è stato un anno epocale per l’umanità per tutto quello che ha comportato a livello sociale e nella vita di ciascuno e sarà ricordato, nella “Storia della scuola” per i molteplici cambiamenti che ha apportato
Su Whatsapp mi arriva una delle tante vignette che circolano in questi giorni. Mostra una gabbia stipata di persone con la mascherina sulla bocca. Fuori, animali in libertà. E una scritta in inglese: the revenge of nature, la vendetta della natura.
Lanciare segnali in situazioni di scarsa visibilità è una pratica messa in atto in tutti i frangenti per garantire la sicurezza. Quando cioè gli occhi non sono sufficienti perché c’è nebbia o buio, bisogna ricorrere agli altri sensi per aiutare le persone a rimanere concentrate: perché la distrazione in taluni casi potrebbe essere fatale.
Nei giorni scorsi, mentre un timore diffuso avvolgeva le nostre chiese, rendendole luoghi desolati come nessuno di noi aveva mai visto prima, ho avuto la gioia di pregare e celebrare con pochi altri confratelli, a porte chiuse per la paura, come la primitiva comunità apostolica. Paure diverse, ovviamente...
Non sarà un caso se l’ispirato biblista decise un tempo di scegliere il serpente come potente metafora del male che attenta alla creatura umana. Astuzia e pericolosità che oggi trovano conferma, fuori metafora, nelle drammatiche notizie che ci arrivano dalla Cina...
Ci risiamo: i vaccini sono (ancora una volta) vittime del loro successo, del fatto cioè che alcune patologie siano scomparse grazie alla copertura vaccinale. E allora, per quale motivo vaccinarsi?
Lanciare segnali in situazioni di scarsa visibilità è una pratica messa in atto in tutti i frangenti per garantire la sicurezza. Quando cioè gli occhi non sono sufficienti perché c’è nebbia o buio, bisogna ricorrere agli altri sensi per aiutare le persone a rimanere concentrate: perché la distrazione in taluni casi potrebbe essere fatale.
Nei giorni scorsi, mentre un timore diffuso avvolgeva le nostre chiese, rendendole luoghi desolati come nessuno di noi aveva mai visto prima, ho avuto la gioia di pregare e celebrare con pochi altri confratelli, a porte chiuse per la paura, come la primitiva comunità apostolica. Paure diverse, ovviamente...
Non sarà un caso se l’ispirato biblista decise un tempo di scegliere il serpente come potente metafora del male che attenta alla creatura umana. Astuzia e pericolosità che oggi trovano conferma, fuori metafora, nelle drammatiche notizie che ci arrivano dalla Cina...
Ci risiamo: i vaccini sono (ancora una volta) vittime del loro successo, del fatto cioè che alcune patologie siano scomparse grazie alla copertura vaccinale. E allora, per quale motivo vaccinarsi?
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