Non so cosa effettivamente avesse in testa il regista Thomas Jolly, quello per capirsi che ha ideato la serata inaugurale dei Giochi olimpici. Quando l’episcopato francese si è lamentato per la sarabanda di satrapi e drag queen in riva alla Senna, parodia, secondo i Vescovi, dell’ultima cena di Gesù, lui si è difeso dicendo che si è trattato di una rappresentazione del dio pagano Dioniso. Niente di più e niente di meno...
È passata una ventina di giorni dal terribile incendio che ha distrutto gran parte del tetto di Notre-Dame e si sono versati giustamente fiumi di inchiostro sul valore inestimabile che quella cattedrale ha rivestito e riveste nella storia di Francia e d’Europa, non solo dal punto di vista religioso, ma anche da quello più ampiamente artistico, culturale, civile.
Le immagini drammatiche che nei giorni scorsi ci sono arrivate dall’Île de la Cité, una delle due isole fluviali di Parigi, mentre bruciava la Cattedrale di Notre-Dame, hanno lasciato attonito il mondo intero...
Quanto è successo in questi giorni in Francia non mostra immagini molto difformi da quelle che i nostri ragazzi possono vedere in serie televisive trasmesse sia dalla tv pubblica che da quelle commerciali. A qualunque ora vediamo in tv, e quindi anche fruibili su tablet e smartphone, corpi squartati, terroristi in azione, rapine, omicidi...
È tutto vero, purtroppo. Dopo la fase comprensibilmente emotiva segnata dallo sgomento e da quella sorta di incredulità che è forse una forma di autodifesa e che ha portato le persone a rimanere incollate alla televisione per seguire gli speciali e le dirette da Parigi in cui venivano riportate notizie in continuazione sui numeri di vittime, di feriti, sulle testimonianze di chi è sopravvissuto agli attentati e sui risultati delle indagini, arriva il momento in cui prendiamo coscienza della realtà, triste ed ineluttabile: la guerra è entrata in casa nostra...
Quanto è successo in questi giorni in Francia non mostra immagini molto difformi da quelle che i nostri ragazzi possono vedere in serie televisive trasmesse sia dalla tv pubblica che da quelle commerciali. A qualunque ora vediamo in tv, e quindi anche fruibili su tablet e smartphone, corpi squartati, terroristi in azione, rapine, omicidi...
È tutto vero, purtroppo. Dopo la fase comprensibilmente emotiva segnata dallo sgomento e da quella sorta di incredulità che è forse una forma di autodifesa e che ha portato le persone a rimanere incollate alla televisione per seguire gli speciali e le dirette da Parigi in cui venivano riportate notizie in continuazione sui numeri di vittime, di feriti, sulle testimonianze di chi è sopravvissuto agli attentati e sui risultati delle indagini, arriva il momento in cui prendiamo coscienza della realtà, triste ed ineluttabile: la guerra è entrata in casa nostra...
Sei un abbonato a Verona fedele e desideri consultare il giornale anche via web, sul tuo computer, su tablet o smartphone? Lo puoi fare in modo rapido e gratuito. Ecco alcuni semplici passaggi per accedere alla tua edizione online e per installare l'App: