Partecipazione intensa e numerosa alla veglia diocesana di preghiera con i srilankesi presenti in città. Le parole di conforto del Provicario generale mons. Cristiano Falchetto
«Ho appreso con tristezza e dolore la notizia dei gravi attentati che, proprio oggi, giorno di Pasqua, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese e altri luoghi di ritrovo dello Sri Lanka»
“Condannare questi fatti nel modo più assoluto e rigoroso. Senza mezzi termini”. È il secco commento, rilasciato al Sir, dal presidente dei vescovi cattolici della Turchia, monsignor Boghos Levon Zekiyan, in merito alla strage di Capodanno, a Istanbul.
Almeno 25 morti, tra cui sei bambini, e 35 feriti: è questo il bilancio dell'esplosione avvenuta l'11 dicembre, al Cairo, nella cattedrale copta ortodossa di San Marco. L’attentato appare ancor più significativo alla luce del fatto che il luogo di culto colpito è la più antica chiesa d’Africa e che i copti sono circa il 10% della popolazione egiziana, quasi dieci milioni, la più importante comunità cristiana in Medio Oriente.
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