“Gnam, pappa buona!” o “Arriva..., arriva... un carico di...”: con mille e più varianti quante sono le famiglie, ogni casa è abituata a sentire incitamenti perché i piccoli mangino. Il cibo è vita e ne facciamo esperienza fin dai primi giorni: senza non si cresce, ma è anche vero che tramite il cibo si instaurano le relazioni più strette fra genitori e figli.
“Tutte le famiglie felici si assomigliano, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo”. Per quanta sia la mia venerazione per il grande indagatore dell’animo umano Lev Tolstoj, continuo a nutrire dei dubbi nei confronti del suo immortale incipit ad Anna Karenina. Mi chiedo se non sia altrettanto vero che, per esempio, le piccole gioie quotidiane di ogni nucleo famigliare siano segrete, peculiari e uniche tanto quanto i drammi, i dolori e le fatiche.
“Da vicino nessuno è normale”. Questo adagio mi dicono fosse scritto all’ingresso dell’Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano. Una verità tanto evidente quanto scomoda e che in qualche modo facciamo fatica ad accettare. Cosa sia la normalità è oggetto per lo più di convenzione sociale, conformismo o pregiudizio e comunque, dobbiamo riconoscerlo, è sempre più facile considerare normale quello che siamo e facciamo noi, rispetto ai comportamenti altrui...
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