Qui è nato un oratorio intitolato a Carlo Acutis

di DON GIULIO AMEDEO AMBROSI

Ci mancava sentire le urla di bambini e ragazzi nelle nostre parrocchie, le voci dei volontari, le parole entusiaste degli animatori. Ci mancavano gli incontri di progettazione e organizzazione dei responsabili. Ci mancava tutto questo non per un facile sentimento nostalgico che provocherebbe solo la voglia di tornare a fare tutto come prima, ma per un vero desiderio di evangelizzazione.
Allora ci siamo messi in gioco e, pur nelle difficoltà, abbiamo provato ad organizzare una serie di attività estive che aiutassero tutti (bambini, ragazzi, adolescenti, adulti) a volare in alto! Con l’équipe educativa della parrocchia abbiamo programmato un insieme di proposte che avessero lo scopo dell’evangelizzazione e dell’educazione. Non abbiamo voluto semplicemente riproporre ciò che c’era prima, ma riflettendo, pensando e pregando abbiamo cercato di intercettare quali proposte potevano apparire adatte per questo momento, anche se apparentemente, ad uno sguardo esterno veloce, potevano sembrare “ciò che si è sempre fatto”: ci siamo detti che è il modo con cui si preparano e si vivono le esperienze a fare la differenza.
L’organizzazione in piccoli gruppi, la possibilità di percorsi personalizzati, la necessaria formazione di educatori, animatori e volontari, il costante contatto con le famiglie sono diventate occasione per curare meglio le nostre proposte. Da questo è nata anche la dicitura “Oratorio Carlo Acutis” ideando un nuovo logo: non vuole identificare un luogo ma un modo di fare pastorale: annunciando il Vangelo comprendiamo che la fede ha a che fare con la vita. Carlo Acutis è un ragazzo sulle orme della santità: ci ricorda che tutti siamo chiamati alla santità!

L'articolo completo è sul nuovo numero di Verona Fedele del 29 agosto 2021