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Quando l'arte incontra la bellezza dell'accoglienza

di REDAZIONE
Evento e mostra far conoscere le attività dell'associazione famiglie per l'Accoglienza

Quando l'arte incontra la bellezza dell'accoglienza

Emozioni, dolore, speranza e gioia. La bellezza dell’arte incontra la grandezza della gratuità dell’accoglienza. Dal 12 al 19 marzo la Sala Birolli in via Macello nel quartiere Filippini ospiterà la mostra ad ingresso libero “Non come ma quello: la sorpresa della gratuità”, organizzata dall’Associazione Famiglie per l’Accoglienza Regione Veneto OdV e che gode del patrocinio di Comune di Verona, dell’Ulss 9 e della Diocesi di Verona. È stata realizzata con la collaborazione di 1^ Circoscrizione del Comune di Verona, Associazione Rivela, Associazione Amici Casa San Benedetto e Studio Impresa Professionisti Associati.
«Collaboriamo da tanti anni con l’Associazione Famiglie per l’Accoglienza, un rapporto consolidato fondato sui principi ispiratori, accoglienza e gratuità – commenta l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni – che verranno messi in mostra, sottolineando come sono messe al centro prima le persone e non il loro problema. Accogliere una persona, spesso un ragazzo o una ragazza che sono il nostro futuro, significa dare un’occasione di prospettiva ad una comunità. Ringraziamo Famiglie per l’Accoglienza per il meraviglioso lavoro che fanno, e la Circoscrizione che promuovere queste iniziative».
In mostra i lavori di 14 artisti di varie arti che sono andati nelle famiglie o case famiglia a vivere un certo periodo di tempo, hanno guardato cosa significa l’esperienza dell’accoglienza esprimendo poi le loro emozioni attraverso la loro arte. Dal risultato ne deriva il titolo della mostra, cioè ‘Come’ uno abbraccia il volto dell’altro e ne condivide il dolore, e ‘Quello’ che gli è accaduto nella vita, per una totale manifestazione del fascino della condivisione.
L’evento inaugurale. Ad aprire la mostra un doppio appuntamento lunedì 11 marzo.
Alle 9.30, all’Aula Magna dell’Istituto Alle Stimate in via C. Montanari 1, lo scrittore Daniele Mencarelli incontrerà gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e dialogherà con loro sul tema “La sfida di amare e di essere amati”. Mencarelli è autore di romanzi autobiografici in cui affonda lo sguardo dentro l’animo inquieto delle giovani generazioni, a partire innanzitutto dalla propria esperienza personale.
Alle 20.45, l’appuntamento è al Teatro Stimate, in piazza Cittadella, per la presentazione al pubblico dell’esposizione “Non come ma quello: la sorpresa della gratuità”. Intervengono alla serata, oltre a Mencarelli e a un altro artista che ha preso parte al progetto, Luca Sommacal, presidente nazionale di Famiglie per l’Accoglienza, il Vescovo di Verona Monsignor Domenico Pompili e l’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Verona Luisa Ceni.
La mostra è stata presentata in Sala Arazzi. Sono intervenuti l’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni, per la Circoscrizione 1^ il presidente Lorenzo Dalai e il presidente della Commissione Sociale Andrea Avanzi, per l’Associazione Famiglie per l'Accoglienza il membro del Direttivo Nazionale Marco Mazzi, il membro del Direttivo Regionale Giovanni Gimmi Garbujo e la coordinatrice della mostra Maria Meneghini.
«Invitiamo tutte e tutti a visitare la mostra che si tiene in uno spazio che desideriamo valorizzare – spiega il presidente Lorenzo Dalai -, una zona di Verona un po’ defilata e che vogliamo far vivere di più». «È doveroso ringraziare sempre le associazioni perché danno sempre un contributo enorme al tessuto e al territorio sociale del Comune di Verona – ha detto Andrea Avanzi -. Invito tutte le famiglie a partecipare portando anche i bambini e le bambine, affinché colgano qual è il significato dell’accoglienza, e di come trattare una persona come tale».
«La nostra associazione è composta da numerose famiglie che compiono migliaia di gesti di accoglienza – afferma Marco Mazzi –. Tante di loro infatti hanno detto ad una persona estranea “tu sei un bene per me, vieni a casa mia”».
«Abbiamo voluto fare una mostra che non fosse autocelebrativa – ha detto Giovanni Gimmi Garbujo – ma ci siamo chiesti se quello da cui è scaturita l’amicizia tra famiglie è ancora vivo ed un’esperienza affascinante. La risposta ci è stata data dai 14 artisti coinvolti, un incontro tra la grandezza della gratuità dell’accoglienza e la bellezza dell’arte».
«Dal 1982 l’associazione accompagna le famiglie nell’accoglienza – aggiunge Maria Meneghini – registrando numeri importanti, che però dicono poco della vita che sta dietro, alle fatiche ma anche alle bellezze che si vivono. È proprio quello che vogliamo raccontare in questa mostra».
La mostra. Esplorando una nuova e originale dimensione di testimonianza è affidato al linguaggio dell’arte e della creatività il compito di narrare la vita che pulsa nelle storie delle persone accolte e delle famiglie accoglienti. La sfida è verificare se l’essenza della gratuità, della passione per l’uomo, si comunica, si trasmette non appena e solo nel “come” dell’accoglienza ma ridonando, anche in altre forme, “quello” che l’origina. Per questo è stato chiesto a maestri che operano in campi diversi – musica, pittura, scultura, fotografia, poesia, teatro – di conoscere, di incontrare la realtà di Famiglie per l’Accoglienza più da vicino e di restituire quanto hanno ricevuto, compreso ed elaborato. Insieme alle opere esposte, pannelli e audiovisivi aiutano a scoprire quello che ha guidato l’artista nel processo creativo. Uno spazio è dedicato alla storia di Famiglie per l’Accoglienza e a ciò che è l’Associazione oggi. Tra i temi proposti, c’è quello della ferita e del dolore. Fondamentale è la tematica dell’incontro: di ogni famiglia con l’Associazione, delle famiglie accoglienti tra loro, fino a intessere una rete; degli artisti con le singole famiglie che li hanno ospitati, diventando per loro fonte di ispirazione; dei visitatori con la realtà dell’accoglienza declinata nell’affido, nell’adozione o in generale nelle ospitalità.
Gli artisti che hanno partecipato: Maurizio Carugno, musicista; Marcelo Cesena, musicista; Luca Gastaldo, pittore; Lara Leonardi, pittrice; Constanza Lopez, pittrice; Marina Lorusso, fotografa; Daniele Mencarelli, poeta; Matteo Negri, scultore; Marie Michèle Poncet, scultrice; Dino Quartana, scultore; Giovanni Scifoni, attore; Carlo Steiner, pittore; Claudio Tadiotto, fotografo; Beatriz Zerolo, pittrice.
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 22; il sabato e la domenica, dalle 9 alle 22. Ingresso libero. Sarà possibile visitare la mostra su prenotazione attraverso il seguente link: https://buytickets.at/famiglieperlaccoglienza/1130531

Famiglie per l’Accoglienza. A livello nazionale nasce a Milano nel 1982 ed è attiva in vari ambiti: dall’adozione all’affidamento familiare, dall’ospitalità di adulti in difficoltà all’accoglienza di figli disabili o anziani. Negli anni sono stati accolti oltre 1.000 minori in adozione e più di 1.500 in affido; sono stati supportati oltre 70 genitori con figli disabili e centinaia di adulti. Agire che, nel 1989, ha portato a far germogliare una sezione veneta con sede a Verona che conta 106 soci. Nel 2022 sono stati 64 i minori accolti nel Veronese, di cui 17 stranieri e 47 italiani (tra affidi e forme di solidarietà familiare); 13 gli adulti, di cui 7 stranieri e 6 italiani; 32 sono le famiglie adottive che hanno adottato 52 bambini di cui 44 stranieri.
(Fonte: Comunicato stampa)

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