Precisazione della Diocesi di Verona sui Templari
di MONS. ROBERTO CAMPOSTRINI
Presa di posizione della Diocesi in seguito alle manifestazioni organizzate in città a inizio settembre
di MONS. ROBERTO CAMPOSTRINI
Nei giorni dal 3 al 5 settembre scorsi l’Associazione Templari Cattolici d’Italia ha organizzato, in Verona un evento dal titolo “La sacra Sindone e i cavalieri templari di ieri e di oggi”, proponendo l’esposizione di una riproduzione della sacra Sindone presso la Gran Guardia (con interventi di spiegazione sul sacro lino) e un’iniziativa denominata “Camminata silenziosa per la fede” per alcune strade della città, facendo poi un momento di preghiera davanti alla sede del Comune di Verona. L’evento ha avuto il patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Verona, senza alcun coinvolgimento della Curia diocesana.
Queste manifestazioni erano state annunciate anche attraverso un articolo sul quotidiano L’Arena il 13 agosto u.s. e riprese sullo stesso giornale lo scorso venerdì 3 settembre. Il tutto ha destato nella Curia di Verona una certa sorpresa e sconcerto. Infatti, l’Associazione dei Templari che aveva avuto un riconoscimento da parte della Diocesi veronese due anni fa, agli inizi del 2021 è stata invitata dal Vescovo di Verona ad una seria revisione del proprio statuto ed allo stesso tempo ad una analisi del modo di vivere l’associazionismo, le attività, le relazioni tra i suoi membri e le scelte di governo da parte del Consiglio direttivo.
Dopo aver svolto alcune verifiche e ascoltato vari testimoni attraverso una apposita commissione, il Vescovo di Verona, in sintonia con il dicastero vaticano competente, ha indetto, ai sensi dei can. 305 e 323 del Codice di diritto canonico, una visita canonica al fine di approfondire in modo più specifico la realtà dell’associazione secondo le indicazioni del Magistero della Chiesa e del Diritto canonico.
Per poter quindi procedere a questa visita, il Vescovo ha disposto, lo scorso 31 maggio, la sospensione delle attività dell’associazione sul territorio dell’intera Diocesi e ogni tipo di servizio che i suoi membri prestavano in alcune chiese della stessa. Per questo motivo la scelta fatta dai responsabili dell’associazione ha suscitato stupore e sgomento. Infatti, nella lettera al Vescovo di Verona del 26 luglio scorso, il presidente dell’associazione ha dichiarato: “nel nostro spirito di figli della Chiesa di Cristo e nella rispettosa disponibilità ad aprire il nostro cuore e la vita della nostra Associazione con la componente presente in Verona, Diocesi di cui Ella è padre e sui cui esercita legittimamente il suo ‘munus gubernandi’, Voglia rinnovare per tutti noi la sua paterna benedizione e stima riconoscendo in noi il fermo proposito di confermarci al servizio della Chiesa cattolica rinnovando al contempo la nostra filiale devozione”.
D’altra parte, in palese contraddizione con quanto scritto, è stata realizzata un’attività che non solo non è stata concordata con la Diocesi di Verona, ma è assolutamente contraria alle indicazioni normative che il Vescovo ha dato all’associazione. Poiché sono state richieste da più parti informazioni e delucidazioni su questa realtà, la Curia diocesana di Verona precisa che l’Associazione denominata “Templari Cattolici d’Italia” non ha alcuna facoltà canonica di proporre eventi, organizzare manifestazioni, accogliere nuovi adepti e prestare servizi di custodia in nessuna chiesa sia parrocchiale che rettoriale sull’intero territorio della Diocesi di Verona, e che in questo momento non c’è alcun patrocinio o anche semplice appoggio della Diocesi a quanto i suoi membri continuano a proporre.
Per questo, sia i presbiteri che i fedeli laici sono invitati ad essere prudenti nell’ascolto e obbedienti alle istruzioni che il Vescovo di Verona ha dato, fino al momento in cui non saranno chiariti i comportamenti ancora non di piena comunione ecclesiale dei Templari Cattolici d’Italia.
* Vicario Generale
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento