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Ma che caldo fa...

di MARTA BICEGO

Raccomandazioni utili per sopravvivere alla calura estiva

Ma che caldo fa...

di MARTA BICEGO
Questione di calendario e gradi: il caldo è tornato puntuale a farci boccheggiare. Considerate le criticità che la calura estiva può causare, in particolare negli anziani, anche per questa estate l’Ulss 9 Scaligera ha definito il piano di interventi per la “Prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana”. Varie sono le strategie messe in campo, a partire da una campagna di informazione, sui media tradizionali e via web, per fornire informazioni e raccomandazioni utili.
In parallelo, la Regione Veneto ha attivato il numero verde 800.535.535 per rispondere ai dubbi dei cittadini. Inoltre, nell’ottica di prevenire il decadimento delle condizioni di salute in persone già fragili, medici di medicina generale e pediatri possono proporre protocolli di assistenza programmata domiciliare; segnalare ai distretti situazioni di necessità assistenziali o richieste di valutazioni per l’inserimento in residenzialità temporanea; indicare alla centrale operativa territoriale casi di particolari necessità sociali, evidenziate nell’ambito dell’attività delle cure primarie, per la successiva segnalazione ai Comuni e ai Servizi sociali per gli interventi di competenza. È previsto l’accesso a posti letto di residenzialità temporanea per venire incontro alle esigenze di un tempestivo ingresso dal domicilio a una struttura protetta, così da sostenere situazioni particolarmente impegnative. Ulteriori precisazioni sono dettate dal ministero della Salute in collaborazione con il Centro nazionale di prevenzione e controllo malattie, che esorta a scegliere uno stile di vita attivo e una dieta sana, bevendo e rinfrescandosi spesso con acqua.
Per proteggersi dal caldo fuori casa in tempo di pandemia, il consiglio è di evitare di esporsi a caldo e sole diretti; di uscire soltanto nelle ore più fresche, ricordando le raccomandazioni per quanto riguarda l’uso di mascherine (ora non più obbligatorie all’aperto in zona bianca), l’igienizzazione delle mani, la distanza di sicurezza. Tra le mura di casa, è importante assicurare un adeguato ricambio d’aria per ridurre il rischio di trasmissione del virus; mantenere fresche e arieggiate le stanze nelle quali si soggiorna di più, assicurando un’adeguata pulizia dei filtri se presente un climatizzatore; non trascurare le regole igieniche di pulizia. Attenzione infine alla sintomatologia. Mentre la febbre può essere riconducibile al caldo, sintomi specifici del Covid-19 sono: febbre e brividi, tosse e mal di gola, difficoltà respiratoria, riduzione e/o perdita dell’olfatto e del gusto; meno specifici sono cefalea, dolori muscolari, debolezza, vomito e/o diarrea. Le patologie associate al caldo riguardano invece: disidratazione (forte sudorazione e sete, cute e mucose secche, ridotta diuresi e urina scura); crampi muscolari, edemi alle gambe, svenimenti e vertigini; stress da calore (che si può manifestare con malessere, tachicardia, nausea, vomito, cefalea, confusione); colpo di calore (cefalea, tachicardia, iperventilazione, febbre, aritmie e shock).

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