di NICOLA SALVAGNINLa storia delle privatizzazioni (pure delle mancate privatizzazioni) in Italia è esemplare. Verrà studiata nelle università, spesso al capitolo “ecco cosa non si deve fare”
Il principio è: il libero mercato o non si muove o lo fa maluccio. Quindi tocca allo Stato entrare dentro certe partite mettendoci sia soldi che la possibilità di dettare le regole
Il ministero dell’Economia controlla direttamente o indirettamente (tramite la Cassa depositi e prestiti) imprese con 480mila addetti (Eni, Enel, Poste, Saipem, Ansaldo, Montepaschi, Ferrovie, Rai…)
La singolare vicenda della norma inserita nella legge di bilancio che prevede il raddoppio della tassazione dell’Ires a carico delle realtà del terzo settore, equiparando gli enti non profit alle società commerciali a scopo di lucro, ha sollevato un polverone tale che il premier Giuseppe Conte ha annunciato la retromarcia: «Provvederemo quanto prima, a gennaio, a intervenire per riformulare e calibrare meglio la relativa disciplina fiscale»...
La mia azienda chiude. Il sogno di mio padre svanisce. L’avidità dello Stato e la miopia di governanti inetti ha vinto. La qualità non ha pagato. Essere rimasti onesti non è servito. Altre persone senza stipendio. In Italia non c’è futuro. Non è giusto. Mentre non riesco a trattenere le lacrime, sono queste le frasi che mi rimbalzano nella testa, e me la spaccano in mille pezzi...
Ufficialmente, in Italia, sono 256mila i malati patologici di ludopatia. Persone che passano la giornata a compulsare i tasti di qualche slot machine, nella speranza di sentire lo scroscio delle monete che cadono. Gente che si mangia lo stipendio, che ricorre a prestiti dagli usurai, trascinata nel baratro da una vera e propria patologia, che oggi domanda d’essere diagnostica e curata nei centri per le dipendenze...
La singolare vicenda della norma inserita nella legge di bilancio che prevede il raddoppio della tassazione dell’Ires a carico delle realtà del terzo settore, equiparando gli enti non profit alle società commerciali a scopo di lucro, ha sollevato un polverone tale che il premier Giuseppe Conte ha annunciato la retromarcia: «Provvederemo quanto prima, a gennaio, a intervenire per riformulare e calibrare meglio la relativa disciplina fiscale»...
La mia azienda chiude. Il sogno di mio padre svanisce. L’avidità dello Stato e la miopia di governanti inetti ha vinto. La qualità non ha pagato. Essere rimasti onesti non è servito. Altre persone senza stipendio. In Italia non c’è futuro. Non è giusto. Mentre non riesco a trattenere le lacrime, sono queste le frasi che mi rimbalzano nella testa, e me la spaccano in mille pezzi...
Ufficialmente, in Italia, sono 256mila i malati patologici di ludopatia. Persone che passano la giornata a compulsare i tasti di qualche slot machine, nella speranza di sentire lo scroscio delle monete che cadono. Gente che si mangia lo stipendio, che ricorre a prestiti dagli usurai, trascinata nel baratro da una vera e propria patologia, che oggi domanda d’essere diagnostica e curata nei centri per le dipendenze...
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