Otto minuti e quarantasei secondi. Tanto è bastato a George Floyd, afroamericano di 46 anni di Minneapolis, per morire sotto il peso del corpo di un poliziotto senza scrupoli. Le sue ultime parole, prima dello scadere della clessidra sono state: «I can’t breathe»...
Una mattina mi son svegliato e ho trovato un messaggio social che diceva: “veronese = razzista”. E poi per tanti altri giorni ancora. Dato che non ne voglio proprio sapere, ho subito pensato di cambiare cittadinanza. La cosa più facile – pensavo – è diventare bresciano, potendo addirittura rimanere nella stessa Diocesi e con lo stesso settimanale… ma senza essere “veronese = razzista”...
L’ignoranza non c’entra e spesso nemmeno la comprensibile paura di chi, magari anziano, debole e rinchiuso nel proprio mondo, fatica ad accettare la persona sconosciuta e che di diverso ha solo il colore della pelle o la fede religiosa.
Meglio giocare a calcio che andare in guerra. Per questo motivo nel 1916 in Sud America si sta meglio che in Europa. Il calcio richiama già migliaia di appassionati e Isabelino Gradín è un artista del gol. Qualche decennio dopo, un certo Pelè dirà di averlo ammirato tanto.
I fatti di Macerata, dove la follia xenofoba e razzista ha armato un delinquente locale contro gli immigrati, sono forse la punta dell’iceberg di un male che sta espandendosi nel Paese, come un virus per il quale sarebbe il caso di trovare in tempo il vaccino giusto, prima che esso degeneri nell’irreparabile.
Ci sono notizie che mettono in dubbio l’asserito detto che l’uomo sia tra tutti gli animali l’unico dotato di intelligenza. Non potendo negare che comunque qualcosa ci distingua da uno scimmione qualsiasi, non resta che affidarsi alle teorie di Binet e Simon, secondo i quali non esiste un quoziente di intelligenza, quanto un’età mentale. Questa fa sì che uno possa avere trent’anni ma portare a spasso il cervello di un bambino non ancora cresciuto.
Meglio giocare a calcio che andare in guerra. Per questo motivo nel 1916 in Sud America si sta meglio che in Europa. Il calcio richiama già migliaia di appassionati e Isabelino Gradín è un artista del gol. Qualche decennio dopo, un certo Pelè dirà di averlo ammirato tanto.
I fatti di Macerata, dove la follia xenofoba e razzista ha armato un delinquente locale contro gli immigrati, sono forse la punta dell’iceberg di un male che sta espandendosi nel Paese, come un virus per il quale sarebbe il caso di trovare in tempo il vaccino giusto, prima che esso degeneri nell’irreparabile.
Ci sono notizie che mettono in dubbio l’asserito detto che l’uomo sia tra tutti gli animali l’unico dotato di intelligenza. Non potendo negare che comunque qualcosa ci distingua da uno scimmione qualsiasi, non resta che affidarsi alle teorie di Binet e Simon, secondo i quali non esiste un quoziente di intelligenza, quanto un’età mentale. Questa fa sì che uno possa avere trent’anni ma portare a spasso il cervello di un bambino non ancora cresciuto.
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