L’enciclica Laudato si’, mentre giustamente esalta la grandezza dell’uomo, vertice del creato, immagine e somiglianza di Dio, non intende sminuire il valore di ogni opera della creazione: “Ogni creatura ha una sua funzione e nessuna è superflua. Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio” (84).
Premessa la precisazione che creazione non corrisponde in tutto, nelle profondità del loro senso, a natura, in quanto creazione rimanda al Creatore, mentre natura non vi rimanda, almeno in prima battuta, l’enciclica focalizza l’argomento della creazione su un versetto salmodico: “Dalla parola del Signore furono fatti i cieli” (77). Come creature, tutte le cose sono destinatarie dell’amore di Dio, “oggetto della tenerezza del Padre, che assegna loro un posto nel mondo” (77), perché, al dire di Dante, Lui è “l’amor che move il sole e l’altre stelle” (ivi).
Papa Francesco dedica il secondo capitolo dell’enciclica Laudato si’ (nn. 62-100) all’apporto che la Parola di Dio offre al fine della salvaguardia del creato. Offre una luce singolare di comprensione e di sollecitazione alla sua valorizzazione e al suo rispetto che la ragione da sola non è in grado di attivare...
Quale impatto ha il degrado dell’ambiente sull’essere umano? È una domanda carica di angoscia che Papa Francesco si pone (43). Focalizza l’attenzione sul vivere disordinato nelle città e nei quartieri congestionati e disordinati, senza spazi di verde (44). Non esita a denunciare la privatizzazione degli spazi della bellezza e dei quartieri residenziali ecologici riservati a pochi (45), la pesante ricaduta di alcune innovazioni tecnologiche sulla disoccupazione, l’aumento della violenza, del narcotraffico, del consumo crescente di droga fra i giovani, “sintomi di un vero degrado sociale, di una silenziosa rottura dei legami di integrazione e di comunione sociale” (46)...
Tre questioni vengono poste sotto osservazione dall’enciclica Laudato si’. Anzitutto la questione del clima che sta dando segnali da non sottovalutare: “Siamo in presenza di un preoccupante riscaldamento del sistema climatico. […] La maggior parte del riscaldamento globale degli ultimi decenni è dovuta alla grande concentrazione di gas serra […]. Ciò viene potenziato specialmente dal modello di sviluppo basato sull’uso intensivo di combustibili fossili, che sta al centro del sistema energetico mondiale” (23). Ma la sua parte di colpa va riconosciuta pure alla deforestazione (cf 23).
Il primo capitolo dell’enciclica Laudato si’ è costituito di ben 44 paragrafi. Fa una analisi al microscopio elettronico dell’attuale situazione ecologica globalizzata. Cose allucinanti, che non possono lasciare nessuno indifferente. Papa Francesco si fa voce dei «gemiti di sorella terra, che si uniscono ai gemiti degli abbandonati del mondo» (53)...
Tre questioni vengono poste sotto osservazione dall’enciclica Laudato si’. Anzitutto la questione del clima che sta dando segnali da non sottovalutare: “Siamo in presenza di un preoccupante riscaldamento del sistema climatico. […] La maggior parte del riscaldamento globale degli ultimi decenni è dovuta alla grande concentrazione di gas serra […]. Ciò viene potenziato specialmente dal modello di sviluppo basato sull’uso intensivo di combustibili fossili, che sta al centro del sistema energetico mondiale” (23). Ma la sua parte di colpa va riconosciuta pure alla deforestazione (cf 23).
Il primo capitolo dell’enciclica Laudato si’ è costituito di ben 44 paragrafi. Fa una analisi al microscopio elettronico dell’attuale situazione ecologica globalizzata. Cose allucinanti, che non possono lasciare nessuno indifferente. Papa Francesco si fa voce dei «gemiti di sorella terra, che si uniscono ai gemiti degli abbandonati del mondo» (53)...
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