Chi pilota gli aerei che bombardano le città palestinesi e chi lancia i razzi contro le città israeliane sa quanti bambini sono stati uccisi o che hanno visto morire fratelli, genitori e amici. Lo sa anche per chi ordina gli attacchi...
“Emergenza sangue”: i titoli dei media segnalano un rischio. In questa stagione fredda, non solo per l’abbassarsi della temperatura, donare il sangue diventa più faticoso ma la domanda di aiuto è alta, le scorte sono in esaurimento.
Non si vorrebbero più leggere notizie come quelle di questi giorni che giungono da Aleppo e dallo Yemen. Non si vorrebbe più scorrere quell’impressionante elenco di cifre di morti, sfollati, intrappolati, disperati, traditi, umiliati. Non si vorrebbe più prendere atto che tra i calpestati dalla violenza degli adulti ci sono, sempre più numerosi, i bambini.
Alle ore 8.15 di lunedì prossimo, 8 agosto, la campana “Maria Mater Orphanorum” ancora una volta diffonderà a Marcinelle (Belgio), in particolare al Bois du Cazier, i suoi 262 rintocchi accompagnati dal nome degli altrettanti minatori morti soffocati sotto quella terra. Sono trascorsi esattamente 60 anni dalla tragedia avvenuta l’8 agosto 1956: di quei morti 136 erano italiani emigrati...
“In Albania ricevevo la tv italiana e quando vedevo la pubblicità dei cibi per cani e gatti mi dicevo che se c’era tutto questo per gli animali certamente in Italia ci sarebbe stato un po’ di pane anche per i miei bambini”. Lo ricordava in questi giorni una mamma albanese, che arrivata nel nostro Paese per guadagnarsi il pane, ha incontrato difficoltà che non sono ancora superate...
L’Unione Europea definisce ogni anno una o due città di riferimento che simboleggiano la varietà culturale dell’Europa. È incoraggiante e bello pensare che ideatrice della “Città europea della cultura”, che dal 1999 diventerà “Capitale europea della cultura”, sia stata Melina Mercuri, una donna, una cittadina greca, un’artista, una politica che ha lottato per la democrazia nel suo Paese. Ed è altrettanto significativo ricordare, dopo la tempesta economica e politica che si è abbattuta sulla Grecia, che proprio Atene fu nel 1985 la prima “Città europea della cultura”.
“In Albania ricevevo la tv italiana e quando vedevo la pubblicità dei cibi per cani e gatti mi dicevo che se c’era tutto questo per gli animali certamente in Italia ci sarebbe stato un po’ di pane anche per i miei bambini”. Lo ricordava in questi giorni una mamma albanese, che arrivata nel nostro Paese per guadagnarsi il pane, ha incontrato difficoltà che non sono ancora superate...
L’Unione Europea definisce ogni anno una o due città di riferimento che simboleggiano la varietà culturale dell’Europa. È incoraggiante e bello pensare che ideatrice della “Città europea della cultura”, che dal 1999 diventerà “Capitale europea della cultura”, sia stata Melina Mercuri, una donna, una cittadina greca, un’artista, una politica che ha lottato per la democrazia nel suo Paese. Ed è altrettanto significativo ricordare, dopo la tempesta economica e politica che si è abbattuta sulla Grecia, che proprio Atene fu nel 1985 la prima “Città europea della cultura”.
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