Di Ilaria Salis, prigioniera in Ungheria, ho detto e scritto ripetutamente. Per denunciare lo stile medievale della magistratura ungherese, che tratta i carcerati come animali pericolosi da esibire in tribunale con le mani in catene e i ceppi ai piedi. Un trattamento disumano che viola la dignità delle persone e la Convenzione dei diritti umani dell’Unione Europea...
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