“Infandum regina iubes renovare dolorem” (Virgilio, Eneide, II,3, Einaudi, 1991) (“Regina, mi comandi di rinnovare un dolore che le parole non riescono ad esprimere”, traduzione mia): comincia così il celeberrimo secondo libro dell’Eneide di Virgilio, quando Enea, arrivato sulle coste dell’Africa, dopo una violenta tempesta, è accolto con i suoi dalla regina Didone, in nome della legge dell’ospitalità, sacra nel mondo antico, secondo cui lo straniero è prezioso dono degli dei...
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