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Ateneo “laureato” a pieni voti: le novità per migliorare ancora

Master, corsi di perfezionamento, didattica, accesso programmato... Tutte le novità del nuovo anno accademico

Ateneo “laureato” a pieni voti: le novità per migliorare ancora

L’Università scaligera punta all’eccellenza. Lo confermano gli ultimi risultati rilevati da Almalaurea, secondo cui i laureati veronesi trovano più facilmente lavoro rispetto ai colleghi italiani. Più dell’84% viene impiegato a un anno dalla laurea triennale, e più dell’81% a un anno dalla laurea magistrale.
Con l’avvicinarsi del nuovo anno accademico 2019/2020, presentato nei giorni scorsi al Polo Zanotto di Verona, «l’obiettivo è quello di migliorare e innovare, seguendo gli sviluppi della società e del mondo extra-universitario», spiega Carlo Combi, prorettore dell’ateneo. Novità sull’offerta formativa per raggiungere la meta? Oltre ai percorsi consolidati, troveremo anche 11 nuovi master e 9 corsi di perfezionamento aggiuntivi, comprese 30 scuole di specializzazione per l’area medica, una per le professioni legali e 15 corsi di dottorato di ricerca.
È stato pensato un cambiamento anche nella formazione per futuri insegnanti, con corsi più specifici e qualifiche per diventare educatore socio-pedagogico. Inoltre torna la “salvezza” dei neo-diplomati delle scuole superiori: per avvicinarli ai meccanismi dell’ambiente universitario, ci saranno i corsi di preparazione ai test d’ingresso. Le lezioni saranno dal 22 luglio al 19 agosto e comprenderanno i vari dipartimenti. Saranno anche organizzati, per la prima volta, i corsi “zero”, cioè insegnamenti base sulle principali materie dei test d’ammissione, per dare un supporto ulteriore.
Non mancano il counselling di orientamento universitario in ingresso, quindi l’accoglienza dei nuovi studenti, e visite guidate (il 22 agosto e il 5 settembre), in cui si potranno conoscere gli spazi dell’università veronese.
Superata questa fase, lo studente potrà iscriversi a un corso di laurea, con la novità che da quest’anno tutte le triennali e quinquennali a ciclo unico saranno ad accesso programmato. La scelta è stata fatta per tre ragioni, elencate da Tiziana Franco, delegata alla Didattica: «Garantire un insegnamento più efficace, tramite un rapporto più stretto tra docente e studente; e una maggiore qualità nei servizi. Far accedere soltanto i ragazzi convinti del percorso che andranno a intraprendere, e non iscritti “distratti” o incerti su cosa desiderano fare. Assecondare il bisogno di crescere ed evolversi, necessario con il passare degli anni e sempre aggiornato».
Se questi punti verranno soddisfatti, «sarà possibile assicurare un percorso coerente e progressivo di avvicinamento dello studente all’ateneo e al contesto lavorativo», afferma Giorgio Gosetti, delegato al Diritto allo studio e alle politiche per gli studenti. Percorso che prevede anche dei cambiamenti sulla tassazione. Ogni studente pagherà delle tasse personalizzate, grazie a vari parametri presi in considerazione. È stato anche aggiunto un incentivo di 230 euro per gli studenti che in un anno accademico avranno accumulato 40 Cfu (crediti formativi universitari).
Importante accento anche sulla richiesta della borsa di studio (ottenibile soddisfacendo requisiti di merito e reddito), anticipata a fine agosto. Gosetti conferma che tra tutte le informazioni necessarie agli studenti per iscriversi, pagare le tasse e trovare il percorso più idoneo alle loro esigenze, si potranno reperire anche nozioni sui corsi erogati in lingua straniera. Un ambiente poliglotta fatto di inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo, con l’opportunità di richiedere il doppio titolo valido anche all’estero. Tramite i programmi Erasmus e Worldwide Study, in ogni caso, verranno offerte partnership con le università internazionali.
Non solo contenuti, ma anche sensibilità. Sul tema dell’inclusione, fino a quest’anno era presente al Polo Zanotto il Centro disabili, che cambia nome e veste. Il Servizio di inclusione e accessibilità è stato rivisto per permettere al meglio l’ambientamento degli studenti affetti da Dsa o con altre disabilità. Sarà previsto per loro un supporto concreto per lo svolgimento delle lezioni, la stesura del piano di studi e la scelta della tesi di laurea. Creando così un contesto per aiutarli, con referenti ed appoggi.
Rendere efficace il percorso di questi studenti è importante, così come lo sono due nuovi corsi che hanno destato curiosità e interesse. Il primo è quello di Biotecnologie per le bio-risorse e lo sviluppo ecosostenibile, per gli studenti della magistrale. I temi sono più che mai attuali: eco-sostenibilità e valorizzazione delle risorse biologiche. Verranno offerte delle competenze chimiche ed ecologiche per sviluppare servizi e prodotti innovativi, affrontare e risolvere problemi autonomamente in un contesto aziendale/industriale e di ricerca. Con materie come chimica organica e inorganica, chimica agraria, biologia molecolare, genetica.
Altro corso, meglio definito come curriculum che integra la triennale di Lingue e letterature per l’editoria, è dedicato alle Digital humanities, cioè all’applicazione di tecnologie e metodologie informatiche alle discipline umanistiche. È un corso a numero chiuso (50 i posti previsti) che presenta aspetti di digital marketing per andare incontro alle nuove esigenze del mercato editoriale. Si acquisiranno quindi competenze sull’editoria multimediale, sulla progettazione o traduzione di siti web e sulla gestione di cataloghi di biblioteche.
L’Università di Verona è quindi pronta per un nuovo anno ricco di novità e aspettative, che si augura verranno confermate positivamente dalla risposta degli studenti.

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