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Terza dose di vaccino: come e perché farla

di MARTA BICEGO

Il richiamo anti-Covid è fortemente consigliato agli over 60, ai soggetti fragili e a rischio

Parole chiave: Vaccino (11), Covid (108), Pandemia (35)
Terza dose di vaccino: come e perché farla

La battaglia contro il Covid-19 prosegue a ritmo serrato e le autorità sanitarie stanno mettendo in campo tutte le possibili strategie per affrontare la stagione fredda. Da una parte, con gli occhi sempre puntati sul numero dei contagi, continua la campagna di sensibilizzazione che esorta la popolazione a fare ricorso al vaccino, in particolare rivolgendosi a quei cittadini che, in maggioranza per scelta, non hanno ancora ricevuto la prima dose. Vaccinarsi è un gesto di tutela e di responsabilità nei confronti della comunità come, nei giorni scorsi, lo stesso vescovo Zenti ha voluto ribadire in un messaggio rivolto nello specifico al clero diocesano. Dall’altra parte, si procede a passo spedito verso la terza dose di vaccino anti-Covid, chiamata booster: un richiamo, non obbligatorio ma fortemente raccomandato, la cui finalità è prolungare nel tempo la protezione o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria. Per adesso è destinato a cittadini con età maggiore o uguale a 60 anni, a quanti esercitano professioni sanitarie e agli operatori d’interesse sanitario che abbiano completato un ciclo vaccinale primario da almeno sei mesi. Non è escluso tuttavia che la platea si possa ulteriormente ampliare. 
Altra cosa è la dose addizionale, che può essere somministrata dopo 28 giorni dal completamento del ciclo primario. Ai soggetti interessati – dializzati, oncologici, oncoematologici, trapiantati di midollo e soggetti Hiv positivi – è consigliato di contattare il centro di riferimento presso cui sono seguiti o il medico curante prima di procedere alla prenotazione. E un discorso a parte è riservato poi a chi, nei mesi scorsi, è stato vaccinato con Johnson&Johnson: il coordinatore del Comitato tecnico scientifico del ministero della Salute, Franco Locatelli, ha preannunciato che si andrà probabilmente verso la somministrazione di una seconda dose (stavolta con vaccino a m-Rna) per coloro che hanno ricevuto la prima e unica inoculazione. La vaccinazione eterologa è prevista pure per quanti sono stati vaccinati con AstraZeneca. 
Per la prenotazione, il portale di riferimento è sempre quello della Regione https:// vaccinicovid.regione.veneto.it/ ulss9 dov’è possibile selezionare data, ora e sede vaccinale più vicina. In alternativa, per chi non ha computer e connessione internet, le farmacie del territorio sono a disposizione per fissare l’appuntamento. I Centri di vaccinazione della popolazione tra cui scegliere sono all’ospedale geriatrico di Borgo Trento con accesso da via Mameli; a Bussolengo in strada San Vittore; a Legnago in via Einaudi 12 (ex supermercato); a San Bonifacio in via Offia (presso il Palaferroli); alla caserma Duca con ingresso da via Banchette. Collaborano alla campagna vaccinale gli ospedali Sacro Cuore di Negrar e Pederzoli di Peschiera oltre a Villa Garda.
Ulteriori chiarimenti sono disponibili sul sito dell’Ulss 9 Scaligera www.aulss9.veneto.it

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