Erano le 10.59 di stamani quando papa Leone XIV in una piazza San Pietro gremita da 70mila fedeli ha letto la formula di canonizzazione di sette beati, tra i quali la veronese Vincenza Maria Poloni (1802-55), vergine, fondatrice dell'Istituto delle Sorelle della Misericordia. Insieme a lei i martiri Ignazio Maloyan e Peter To Rot, le religiose Maria Carmen Rendiles Martinez e Maria Troncatti, i laici Bartolo Longo e José Gregorio Hernandez Cisneros. Subito dopo sono state incensate le reliquie dei nuovi santi. Per Maria Vincenza Poloni è stato esposto il manoscritto autografo della prima Regola dell'Istituto, non essendoci resti del suo corpo in quanto - come lei stessa aveva stabilito - venne sepolta in una misera bara accanto a quella delle sue consorelle decedute prima di lei e quindi al momento della riesumazione non fu possibile distinguere le sue ossa da quelle delle altre religiose.
Papa Leone XIV nella sua omelia ha definito i nuovi santi «non eroi, o paladini di qualche ideale, ma uomini e donne autentici» e «fedeli amici di Cristo». In particolare la nuova Santa veronese e con lei suor Carmen Rendiles Martínez sono state indicate quali «carismatiche fondatrici». L'intercessione dei nuovi santi «ci assista nelle prove e il loro esempio ci ispiri nella comune vocazione alla santità - ha affermato il Pontefice concludendo il suo intervento omiletico -. Mentre siamo pellegrini verso questa meta, preghiamo senza stancarci, saldi in quello che abbiamo imparato e crediamo fermamente (cfr 2Tm 3,14). La fede sulla terra sostiene così la speranza del cielo».
Quella vissuta in Piazza San Pietro è stata davvero «una grande festa della santità», come l'ha definita lo stesso papa Prevost nell'allocuzione che ha preceduto la recita dell'Angelus. «Accolgo con gioia le figlie spirituali delle Fondatrici oggi canonizzate e le diverse comunità e associazioni ispirate dai carismi dei nuovi Santi. Grazie a tutti della vostra devota partecipazione!», ha aggiunto il Santo Padre. Numerosi erano i pellegrini veronesi presenti - circa cinquecento - guidati dal vescovo Domenico Pompili che ha concelebrato la solenne Messa di canonizzazione. Insieme con lui i cardinali scaligeri Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, e Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria. Il Comune di Verona - dove santa Vincenza Maria Poloni nacque, visse a servizio dei più bisognosi e morì all'età di 53 anni per un cancro al seno - era rappresentato dal sindaco Damiano Tommasi e dall'assessora Luisa Ceni.
Domani mattina alle 8 nella chiesa di Santa Maria in Traspontina la Messa di ringraziamento presieduta da mons. Pompili e alle 11 in Aula Paolo VI il Santo Padre riceverà in udienza una folta rappresentanza di pellegrini giunti a Roma per le canonizzazioni.