Festa grande nella parrocchia San Giovanni Battista in Correzzo dove il coro “La Valle” ha festeggiato il 50° anniversario della fondazione animando la Santa Messa solenne di domenica 9 novembre, a conclusione della quale si è tenuto un pranzo con i coristi e i simpatizzanti. Non un’autocelebrazione, ma un momento di riflessione “corale” per riaffermare gli stimoli, i progetti, le ragioni di un’attività che in tutti questi anni ha richiesto costanza, impegno e rispetto per gli altri e ha permesso di conseguire alti livelli di espressione musicale e di fede comunitaria. In parrocchia era già presente, nei primi anni Sessanta, un piccolo coro parrocchiale nella chiesa vecchia, ormai in disuso, diretto dal Maestro Raffaello Quartaroli, con all’organo Raffaello Pettene e al violino Sviamo Gallo.
L’avventura del coro “La Valle” nella chiesa nuova inizia con l’arrivo nel 1975 di don Roberto Lonardoni, sacerdote appassionato di musica sacra, canti popolari, ma anche di commedie musicali italiane e straniere. Animato da un grande talento di musicista e di compositore (a lui si deve il brano Correzzo paese mio), si dedicò subito alla formazione di un coro polifonico a 4 voci nel piccolo paese della Bassa veronese che, all’epoca, non superava le 1.600 anime, riuscendo ad aggregare intorno a sé un considerevole numero di adulti, adolescenti e giovani in una corale che vedeva rappresentate le quattro voci (bassi, tenori, contralti e soprani), sino a raggiungere il numero di 70 elementi. La selezione dei coristi fu attenta e metodica, con test di idoneità e di intonazione; le prove, meticolose ed esigenti, venivano eseguite tutto l’anno, due volte la settimana, una riservata alle voci singole e una al coro, con attenzione sia all’aspetto artistico che a quello formativo.
Nel 1976 venne acquistato un nuovo organo elettrico, inaugurato con un grande concerto. Ogni anno don Roberto organizzava una rassegna corale durante la festa patronale di san Giovanni Battista, il 24 giugno, e quasi subito promosse concerti in luoghi prestigiosi, come la città di Verona, le chiese di Monselice, Colognola ai Colli, Ficarolo, Buia nel Friuli Venezia Giulia ed Ostiglia, e persino la Basilica di San Marco a Venezia. Realizzò altresì il gemellaggio con la “Corale Giuseppe Verdi” di Ostiglia e col “Coro El Castello” di Sanguinetto.
In occasione di un concerto a Colognola ai Colli, si verificò l’interruzione della corrente elettrica: in una chiesa completamente al buio don Roberto e i coristi continuarono a suonare e a cantare sino alla fine del brano, a testimonianza della perizia tecnica raggiunta. Da menzionare, non ultimo per importanza, il concerto trasmesso in diretta dagli studi di Telepace a Cerna durante il quale l’intero paese si riunì nelle famiglie allora dotate delle poche televisioni in grado di sintonizzarsi sulle tv private, e la partecipazione alla trasmissione della medesima emittente “Aspettando il Natale”, con un concerto natalizio eseguito nella chiesa parrocchiale di Correzzo.
Nel 1985, col trasferimento di don Lonardoni, dopo un iniziale momento di transizione, il maestro Federico Pettene, figlio di Raffaello, organista, ne ha assunto la direzione, proseguendo sino ad oggi, con dedizione e competenza, l’animazione delle Sante Messe durante le festività e organizzando varie rassegne natalizie con tutti i cori del comune di Gazzo Veronese, ove, nei primi decenni del 2000, si è giunti ad avere sino a 6 corali. L’attività prosegue anche oggi e questo servizio arricchisce ogni celebrazione liturgica e può inserirsi a pieno titolo in un autentico e profondo itinerario cristiano e in una attiva partecipazione alla vita ecclesiale.