C’è un’Alpo che non si vede a occhio nudo. È quella delle origini medievali, delle visite pastorali, delle cappelle private e delle prime comunità che popolarono Dosdegà, Ognissanti, Ronchi e il centro storico stesso. Ed è proprio questo volto nascosto – ma ancora vivo nella memoria di pietre, iscrizioni e archivi – che viene alla luce nel nuovo volume “Alpo. Storia di un paese e della sua chiesa”, scritto da Luca Dossi e Nedda Lonardi Sterzi.

Frutto di anni di ricerche e documenti d’archivio – molti dei quali inediti – il libro che non è solo un’opera di ricostruzione storica, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, capace di restituire il senso profondo dell’identità alpense. Dalle prime tracce documentarie fino alla ricostruzione della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nel Settecento, il volume intreccia arte, fede e vita quotidiana in un racconto avvincente, sostenuto da fonti d’archivio spesso inedite. Tra i passaggi più suggestivi, le più antiche attestazioni dell’esistenza delle diverse contrade di Ognissanti, Dosdegà, Ronchi e Alpo stessa. Inoltre, la trascrizione delle visite pastorali compiute dai vescovi di Verona tra il XVI e il XVIII secolo: vere e proprie fotografie del passato, che raccontano non solo edifici e riti, ma anche persone, usanze e tensioni di una comunità in cammino.

Il libro sarà presentato sabato 25 ottobre, alle ore 19.30 nella chiesa di San Giovanni Battista ad Alpo, subito dopo la Messa. A dialogare con gli autori ci sarà Martina Burato dell’Archivio di Stato di Verona, che guiderà il pubblico attraverso le pagine più significative del volume.

Ma non si tratterà solo di una presentazione: sarà una serata per incontrarsi, per ascoltare storie che parlano di noi, per riconoscersi nelle parole di chi ha voluto restituire voce a un territorio spesso trascurato dalle grandi narrazioni.

E per concludere, un momento conviviale aperto a tutti, per continuare la serata in compagnia, tra chiacchiere e memoria condivisa.