Alpha Youth coinvolge i giovani per un’esperienza di fede nei bar

| DI Redazione

Alpha Youth coinvolge i giovani per un’esperienza di fede nei bar
Prendi un gruppo numeroso di adolescenti che arrivano da varie parti, tra felpe con il cappuccio e cellulare sotto gli occhi, e che si compatta tutto in un unico punto di piazza Bra. 
Sembra l’inizio di un articolo di cronaca da baby gang e invece è la prima impressione che si vede per lo speciale Alpha Youth che si è volto in queste settimane presso il ristorante Bra 22, nel pieno centro di Verona. Spiega don Mattia Mengalli, educatore del Seminario minore che ha proposto questa iniziativa: «Tra passaparola e volantinaggio abbiamo coinvolto oltre 80 adolescenti per un percorso di 8 incontri il mercoledì pomeriggio, dalle 15.30 – orario in cui molti escono da scuola – alle 16.30; insieme hanno condiviso una merenda, qualche momento di gioco e la visione di un video che portava loro alcune domande pensate per guidare la conversazione. 
Tutto, ovviamente, per arrivare a fare esperienza di fede e di Chiesa». I ragazzi erano suddivisi in tavoli, con alcuni coetanei incaricati di un ruolo particolare. Tra loro Daniel Ogbodo, 19 anni, che fa parte della comunità del Seminario minore: «Io ero un leader, ovvero chiamato a offrire l’input per avviare la conversazione e il dialogo all’interno del gruppo».
Mirco Zanini, titolare del ristorante Bra 22 racconta come è avvenuto il suo coinvolgimento, tra l’altro datato 13 maggio, festa della Madonna di Fatima tanto cara a san Giovanni Paolo II a cui è profondamente devoto: «Don Mattia, che conosco da tempo, mi ha detto subito che voleva presentarmi un progetto per adolescenti e desiderava capire se si poteva fare in piazza Bra, un luogo simbolico per un’esperienza che intende parlare di umanità e di fede. Non ho esitato e ho dato immediatamente il mio assenso, anche pensando al fatto che si parla di questa piazza quasi sempre per episodi di minori che fanno cose che non dovrebbero, mentre potrebbe tornare ad essere come un tempo quel luogo dedicato all’incontro e al gioco. È un progetto che vuole portare positività e, negli incontri a cui ho assistito, fa molto del bene, offre un’esperienza di fede a questi ragazzi che saranno quelli che porteranno avanti anche la nostra città».

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