Se presti un oggetto (buono) puoi riceverne un altro in cambio

A Nogarole Rocca, Vigasio, Povegliano e Mozzecane quattro realtà impegnate con un giracose intelligente e funzionale

| DI Francesco Bommartini

Se presti un oggetto (buono) puoi riceverne un altro in cambio
Prendere in prestito un oggetto e metterne a disposizione un altro. È questo il principio alla base della “Biblioteca degli oggetti diffusa”, un progetto innovativo di economia circolare e di prossimità che è stato inaugurato sabato 11 ottobre con una mattinata di eventi tra Vigasio, Mozzecane, Povegliano e Nogarole Rocca, i quattro comuni veronesi che ospiteranno i punti di ritiro. L’iniziativa, sostenuta da Fondazione Cariverona con un contributo di 123mila euro, nasce dopo mesi di preparazione e segna l’avvio di un servizio pionieristico in provincia. Capofila del progetto è Il Giracose di Nogarole Rocca, che gestisce un centro di educazione al riuso da 18 anni e che ha vinto il bando “Welfare generativo” di Cariverona. Collaborano la cooperativa Solidarietà di Vigasio, l’associazione Charta di Mantova e i Comuni coinvolti, con il supporto anche di Trevenzuolo, che è interessato all’apertura di un punto di ritiro in futuro. Il funzionamento è semplice: chi presta un oggetto, può prenderne un altro in prestito per un mese, eventualmente prorogabile. Se ne presta due, potrà usufruire di due prestiti contemporaneamente, e così via. Si può condividere praticamente di tutto: elettrodomestici, strumenti musicali, giochi, attrezzi da lavoro, equipaggiamenti da montagna o da viaggio, perfino un passeggino, un tavolino da campeggio o una sedia a rotelle. Oggetti spesso costosi o ingombranti, usati magari una sola volta, che trovano così una seconda vita utile alla comunità. 
L’inaugurazione ufficiale è avvenuta a Nogarole Rocca, presso il Centro Bailardino a Bagnolo, sede principale della rete “Leila - Biblioteca degli oggetti diffusa”, già entrata a far parte del circuito nazionale “Leila - La rete degli oggetti”. In contemporanea, tra le 10 e le 11.30, a Vigasio, presso la Cicloperativa in via Guerra, si è svolto un laboratorio di ciclomeccanica; a Mozzecane, nella biblioteca di Villa Ciresola, i bambini hanno potuto partecipare all’attività “Ufficio re-impiego oggetti”; a Povegliano, in Villa Balladoro, spazio alla creatività con “Le rose nell’insalata”, letture ad alta voce ispirate a Bruno Munari e un laboratorio dedicato ai prodotti dell’orto. Per accedere al servizio basta sottoscrivere una tessera annuale al costo di 20 euro. Ogni utente – cittadino, scuola o associazione – deve mettere a disposizione un oggetto funzionante per almeno un anno, rinnovabile. In cambio, può prenderne in prestito un altro, scegliendolo dall’elenco on line e ritirandolo nel punto più comodo tra Bailardino, la Cicloperativa di Vigasio e le biblioteche di Mozzecane e Povegliano. È un sistema comunitario di scambio e condivisione già sperimentato con successo in città come Bologna: riduce gli sprechi, favorisce il riuso e rafforza i legami sociali. «L’idea nasce da Leila Bologna e ancor prima a Berlino – spiega Anna Capparelli de Il Giracose di Nogarole Rocca, una dei quattro dipendenti –. Una nostra volontaria, dell’ottantina che ci aiutano, ha proposto di vedere la libreria. Quando poi è uscito il bando, abbiamo capito che poteva essere quello adatto per strutturare l’idea». Un piccolo gesto quotidiano che diventa strumento di sostenibilità e solidarietà concreta. Nei prossimi tre anni il progetto punta ad ampliarsi, includendo una Eventoteca per condividere le attrezzature necessarie all’organizzazione di eventi; e una Biblioteca delle bici, per promuovere anche la mobilità sostenibile.

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