Una giovane attivista in lotta per la giustizia climatica

Una giovane attivista in lotta per la giustizia climatica
Sul clima ormai non c’è più tempo, “la terra brucia ed è oggi che dobbiamo cambiare a tutti i livelli”. Il monito arriva ancora una volta da papa Francesco, che rivolgendosi ai giovani che ha incontrato ad Assisi lo scorso settembre in occasione dell’“Economy of Francesco”, li ha esortati a “fare chiasso, dandoci l’esempio”. Vanessa Nakate, 26enne attivista ugandese, è l’autrice del libro Aprite gli occhi, un testo che dà voce alla crisi climatica da una diversa prospettiva: l’Africa, il continente che in questo momento storico sta soffrendo più di ogni altra parte del mondo a causa dei cambiamenti climatici. Vanessa, sull’onda di Greta Thumberg, aveva già deciso di fare chiasso diversi anni fa e oggi sta dando a tutti una lezione fondamentale. E lo fa con la freschezza e l’entusiasmo tipici dei giovani che riescono sempre ad essere contagiosi nel loro modo di porsi, facendoti notare quello che hai sotto gli occhi da sempre ma che non vedi, pur essendo lampante. Giustizia ambientale e sociale, temi scomodi che Vanessa affronta senza paura, ricordando, anzi gridando, che “la gente in Uganda, in Africa, e in tutto quello che prende il nome di Sud globale sta perdendo case, raccolti, guadagni e persino la vita e qualsiasi speranza di un futuro vivibile, e li sta perdendo ora”. Poi sfidano le tempeste del mare alla ricerca di una possibilità di vita. Arrivano senza niente, disperati, annientati nella loro dignità, incasellati come “migranti climatici”. Ma dietro a ogni volto c’è una storia. Vanessa ci racconta la sua spiegandoci come ha scelto la strada dell’attivismo, quanto sia stata importante la sua famiglia, l’istruzione, la conoscenza, l’informazione per non subire passivamente intollerabili ingiustizie sociali. Non si stanca di partecipare a summit internazionali e scrivere ai capi di Stato, scoprendo il velo su un paradosso, ovvero che chi ha meno risorse e ha meno contribuito alla crisi climatica si trova ora a fare i conti e a pagarne le conseguenze più gravi: inondazioni sempre più frequenti e violente, cicloni, siccità più lunghe, ondate di caldo estremo e innalzamento del livello dei mari, terre aride non più coltivabili che portano a gravissime carestie. Già, a proposito di distribuzione non equa delle risorse. L’astronauta Luca Parmitano, ha detto di non aver fatto foto dell’Africa di notte dallo spazio “perché si vede molto poco”. Il resto del mondo è illuminato a giorno. Per fortuna, grazie alla tenacia di questa giovane, qualcuno ha aperto gli occhi. Vanessa è stata infatti recentemente nominata ambasciatrice per il clima dell’Unicef che ha riconosciuto la sua straordinaria attività globale per la giustizia climatica per le generazioni attuali e future.

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