Una nuova normalità: è quella che sperimentano ogni giorno ospiti e operatori delle case di riposo veronesi a oltre un anno di distanza dallo scoppio della pandemia. Finalmente con un pizzico di serenità, grazie alle recenti vaccinazioni di massa effettuate nelle strutture. Restano però vivide le immagini della primavera 2020, con tutte le enormi difficoltà portate dal Sars-Cov-2, virus a cui nessuno era preparato. Tantomeno le strutture vocate alla cura dei più fragili, lasciate a cavarsela da sole. E adesso? Superata l’emergenza, mentre si portano avanti le visite con i familiari dietro tunnel o pareti di plastica per consentire degli abbracci sicuri, si ragiona sul futuro delle Rsa. Un convegno organizzato dalla Pia Opera Ciccarelli ha fatto il punto della situazione, affrontando stimoli e criticità. Con una certezza: l’Italia sarà sempre più anziana e quindi avrà bisogno di servizi innovativi per questa fascia di popolazione. Ce la farà?Ecco come la pandemia ha “ridisegnato” in dodici mesi le nostre case di riposo su Verona Fedele del 21 marzo 2021 disponibile in edicola e in parrocchia
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