La parrocchiale di Pontepossero ha riaperto le porte

La prima Messa si è tenuta il giorno dell’Assunta, dopo sette anni di chiusura e un pregevole lavoro di restauro che si è concluso nel mese di agosto

September 12, 2025

| DI Lidia Morellato

La parrocchiale di Pontepossero ha riaperto le porte
Rinasce la settecentesca chiesa parrocchiale di “Tutti i Santi” che sorge a Pontepossero, dopo un pregevole lavoro di restauro che si è concluso nel mese di agosto. L’edificio sacro, di cui si hanno testimonianze risalenti al XII secolo, era stato dichiarato inagibile nel 2018 a causa del cedimento di alcune parti del controsoffitto. La lunga e impegnativa fase di restauro si è conclusa poche settimane fa e ha riguardato il rifacimento del sottotetto e del controsoffitto ammalorato per un costo complessivo di circa 170mila euro. Per rimetterla a nuovo in paese si è innescata anche una gara di solidarietà che ha finanziato in parte la somma richiesta per i lavori di riqualificazione. 
Fra’ Sergio Pachera, parroco di Sorgà, Pontepossero ed Erbè che ha riaperto le porte della chiesetta nel giorno dell’Assunta lo scorso 15 agosto, ha festeggiato insieme ai fedeli questo grande evento. «La comunità di Pontepossero ha realizzato un sogno dopo tanti anni cioè quello di ritornare nella propria chiesa non accessibile dal 2018 - afferma padre Sergio -. Nel 2020 è stata avviata la procedura di restauro che ha previsto non solo la sistemazione della parte crollata ma anche la messa in sicurezza di tutto il sottotetto». Riguardo alla spesa sostenuta per l’intervento fra’ Pachera aggiunge: «Il costo è stato coperto in parte dai fedeli e per la stragrande maggioranza dalla vendita della canonica per la quale nel 2020 è stato firmato un preliminare, purtroppo però non siamo ancora arrivati al rogito». 
La chiesa che sorge in campagna è da sempre un importante punto di riferimento per gli abitanti della frazione, che conta meno di 500 abitanti. Custodisce alcune pregevoli opere d’arte come il battistero in marmo del 1400 raffigurante il leone di San Marco, le pale di Sante Creara e quella della decapitazione di san Giovanni Battista. Per i fedeli riveste anche un grande valore affettivo essendo indelebilmente legata alla figura di don Guerrino Patuzzo che in questa parrocchia ha trascorso 50 anni della sua vita. 

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