Papa Leone XIV ai seminaristi: «Tenete fisso lo sguardo su Gesù»

C'erano anche 19 seminaristi veronesi, accompagnati dal rettore e dai formatori del Seminario, all'udienza particolare che papa Leone XIV ha concesso stamani ai seminaristi delle quindici diocesi del Triveneto

June 24, 2025

| DI Alberto Margoni

Papa Leone XIV ai seminaristi: «Tenete fisso lo sguardo su Gesù»
«Tenete fisso lo sguardo su Gesù, coltivando la relazione di amicizia con Lui»: questo il forte invito rivolto da papa Leone XIV ai seminaristi delle quindici diocesi del Triveneto, incontrati questa mattina prima dell’Udienza generale. Tra loro c’erano anche 19 studenti del Seminario teologico di Verona, accompagnati dal rettore don Luca Albertini, dal vicerettore don Fabio Parato e dal padre spirituale don Paolo Cordioli. «La vostra terra vanta profonde radici cristiane, che ci riconducono all’antica Chiesa di Aquileia», ha ricordato il Santo Padre all’inizio del suo intervento, menzionando alcuni santi e beati. «Voi seminaristi siete chiamati a inserirvi in questa ricca storia di grazia, per custodirla e rinnovarla nella sequela del Signore. Non scoraggiatevi se a volte il cammino che vi sta davanti si fa duro», l’invito del Papa che ha indicato in Giovanni Paolo I (Albino Luciani) «un Pastore in cui sono brillate le migliori virtù della vostra gente: in lui avete un vero modello di vita sacerdotale». Quindi ha richiamato un passaggio della conversione di sant’Agostino che per un verso «era desideroso di decidersi per Cristo» mentre per un altro «era trattenuto da scrupoli e tentazioni». Senonché, mentre si era ritirato a riflettere nel giardino di casa, gli apparve personificata la virtù della Continenza che lo invitò a gettarsi in Dio senza alcun timore. «Come un padre ripeto a voi queste stesse parole, che fecero tanto bene al cuore inquieto di Agostino – ha affermato il Papa –: esse non valgono soltanto in riferimento al celibato, che è un carisma da riconoscere, custodire ed educare, ma possono orientare tutto il vostro percorso di discernimento e di formazione al ministero ordinato». Da qui l’invito «ad avere una sconfinata fiducia nel Signore, il Signore che vi ha chiamato, rinunciando alla pretesa di bastare a voi stessi o di potercela fare da soli. E ciò vale non solo per gli anni di Seminario, ma per tutta la vita». Quindi l’esortazione: «Non pensatevi quindi soli, e nemmeno pensatevi da soli», in quanto essere protagonisti della propria formazione non significa essere solisti. Da qui l’invito a coltivare la comunione, prima di tutto con i compagni di Seminario. «Abbiate piena fiducia nei vostri formatori, senza ritrosie o doppiezze. E voi, formatori, siate buoni compagni di strada dei seminaristi che vi sono affidati: offrite loro l’umile testimonianza della vostra vita e della vostra fede; accompagnateli con affetto sincero. Sappiatevi tutti sostenuti dalla Chiesa, anzitutto nella persona del Vescovo». Infine l’invito a tenere lo sguardo su Gesù e a coltivare l’amicizia con Lui.
(nella foto da sinistra mons. Giampaolo Dianin, Vescovo di Chioggia; papa Leone XIV; mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia. Dietro di loro i seminaristi)

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