L’insegnamento della religione cattolica: un’ora che fa crescere i nostri ragazzi

I Vescovi del Triveneto quest’anno hanno rivolto alle comunità cristiane un appello per rendere tutti attenti alla scelta dell’Insegnamento della religione cattolica (Irc)...

December 19, 2022

| DI Don Domenico Consolini

L’insegnamento della religione cattolica: un’ora che fa crescere i nostri ragazzi
I Vescovi del Triveneto quest’anno hanno rivolto alle comunità cristiane un appello per rendere tutti attenti alla scelta dell’Insegnamento della religione cattolica (Irc), esprimendo chiaramente il grande valore formativo e culturale di questa disciplina. L’ora di religione cattolica in questo cambiamento d’epoca deve diventare inclusiva, dialogica, culturale, sempre più decisiva per la formazione umana integrale di tutti gli studenti e studentesse, anche di chi non è cattolico ma anche se straniero o è nato in Italia o ci vive da tanti anni e qui cresce, nutrendosi della cultura e dei valori della nostra storia. Essere quindi fedeli all’epistemologia di questo insegnamento vuol dire essere fedeli agli studenti che abbiamo davanti, rendendo i contenuti che trasmettiamo, fonte di valori e di competenze spirituali e dialogiche.Come cristiani che vivono una fede che promuove l’umanità, dobbiamo essere sempre più convinti della verità di ciò che scrivono i Vescovi: “L’Irc offre l’opportunità di approfondire la ricchezza culturale della fede cristiana e cattolica, del suo rapporto con le altre religioni e con i contesti di vita odierni”.Nella nostra diocesi l’insegnamento della religione cattolica è ancora scelto dall’82,14% delle studentesse e degli studenti, e tale dato ci incoraggia a continuare con impegno nel nostro servizio formativo. Sono ancora tanti a voler seguire le lezioni di religione, e tutti noi dobbiamo essere all’altezza di ciò che oggi ci viene chiesto, sia nella scuola come nella famiglia e nella comunità. Impegniamoci quindi a far sì che anche il prossimo anno siano molti a scegliere di avvalersi di questo insegnamento, e manifestiamo ai genitori e agli studenti – assieme alla nostra gioia di essere cristiani – anche la convinzione che quanto viviamo favorisce una crescita responsabile della coscienza, per formare uomini e donne capaci di vivere la vita in una maturità buona, serena e solidale.
* Direttore dell’Ufficio scuola diocesano

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