Presidenti delle municipalizzate, compensi e interessi del cittadino

Nelle scorse settimane, per alcuni giorni, sui giornali locali ha tenuto banco la notizia relativa ai compensi e alle nomine dei presidenti delle aziende municipalizzate veronesi.Più precisamente si commentava la decisione della proprietà, il Comune di Verona, di aver ridotto i compensi ai vari presidenti. Non solo, la polemica, in particolar modo, verteva sul fatto che i nuovi presidenti, come per altro i precedenti e credo anche i futuri, non potendo vantare curricula adeguati erano solo l’espressione di una determinata area politica, a cui appartiene il sindaco di Verona...

July 5, 2015

| DI Massimo Castellani

Nelle scorse settimane, per alcuni giorni, sui giornali locali ha tenuto banco la notizia relativa ai compensi e alle nomine dei presidenti delle aziende municipalizzate veronesi.
Più precisamente si commentava la decisione della proprietà, il Comune di Verona, di aver ridotto i compensi ai vari presidenti. Non solo, la polemica, in particolar modo, verteva sul fatto che i nuovi presidenti, come per altro i precedenti e credo anche i futuri, non potendo vantare curricula adeguati erano solo l’espressione di una determinata area politica, a cui appartiene il sindaco di Verona.
Credo che, a polemica assopita, valga la pena di fare alcune riflessioni. La prima, i compensi. Qual è il giusto compenso per una persona che riveste un incarico? Un qualsiasi incarico. Qual è il criterio per determinare la “giusta paga”? Quella prevista da un contratto nazionale? Nel caso specifico non esistendo contratti nazionali per i presidenti delle municipalizzate, a quali criteri si dovrà fare riferimento? Della professionalità? Del tempo impiegato? Della responsabilità in solido che l’incarico prevede? Del compenso di una figura analoga di un’altra provincia del Nord?
Io credo che il compenso debba essere riconosciuto sulla base del buon senso e che rispetti la giusta misura. Con la consapevolezza che l’incarico è un incarico di servizio in un’azienda pubblica e in quanto tale rispettoso e rigoroso delle risorse pubbliche da amministrare. Ritengo opportuno però che vengano stabilite delle regole per evitare troppa demagogia e populismo sia nel troppo che nel poco.
Per quanto riguarda la provenienza dei presidenti, il secondo aspetto del dibattito, credo sia inevitabile che la proprietà, quindi il Comune e quindi il sindaco, nomini persone di sua fiducia. Motivo di più per l’Agsm che da anni è la cassaforte di Palazzo Barbieri.
Le polemiche spesso distraggono da elementi veri su cui invece si dovrebbe discutere e pubblicamente confrontarci. I cittadini, gli utenti veronesi credo possano essere maggiormente interessati su temi quali il costo delle loro bollette, sul costo dell’energia per imprese e le attività produttive o commerciali. Come pensa d’intervenire il nuovo presidente Venturi per ridurre le bollette? Il nuovo presidente cosa ne pensa della conversione delle fonti di energia da combustibili fossili a fonti rinnovabili come il sole o il vento? Ritiene che si debbano e possano fare investimenti nel prossimo futuro per rendere la città meno dipendente dal gas e più dal sole? Ricordo che il gas lo comperiamo e anche caro mentre il sole è regalato e tende a non finire mai.
Qualche giorno fa leggevo che il più grande produttore mondiale di energia elettrica da pannelli fotovoltaici è la Germania. L’Italia è il Paese del sole e la Germania lo sfrutta. La Cina, negli ultimi dieci anni, ha costruito centrali eoliche della potenza equivalente a dodici centrali nucleari. La Cina è il primo produttore mondiale di turbine eoliche. Su questi temi credo che il nostro presidente Venturi dovrebbe pronunciarsi e dirci quale sarà la linea d’indirizzo del consiglio d’amministrazione da lui presieduto.
Spostando la riflessione sull’altra azienda municipalizzata, l’Amia, di proprietà dell’Agsm ma con poteri decisionali, ancora, autonomi gli interessi primari dei cittadini credo siano, ancora una volta, il costo della bolletta, la qualità del servizio reso, l’impatto ambientale dei rifiuti, l’educazione al minor spreco e un riciclaggio dei rifiuti che possa produrre energia pulita da rimettere in circolo. Dal momento poi che Verona è una città turistica, che il verde e le strade siano, come peraltro sono, curate e pulite.
Ascoltiamo ancora una volta papa Francesco quando ci esorta a non fermarci mai alla superficialità delle cose, come qualcuno vorrebbe, ma approfondirle sempre con mente libera.

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