Buonconte da Montefeltro e Pia de’ Tolomei

In compagnia di Virgilio, Dante si dirige dalla spiaggia verso l’Antipurgatorio. Lì sono in attesa di poter salire sul monte della purificazione i negligenti, convertitisi all’ultimo momento della vita...

July 17, 2025

| DI Mons. Giuseppe Zenti

Buonconte da Montefeltro e Pia de’ Tolomei
In compagnia di Virgilio, Dante si dirige dalla spiaggia verso l’Antipurgatorio. Lì sono in attesa di poter salire sul monte della purificazione i negligenti, convertitisi all’ultimo momento della vita. Le anime sono incuriosite del fatto che i raggi del sole non trapassavano il corpo di Dante. E discutono tra loro. Ma Virgilio lo esorta a lasciar dire le genti, e stare come una torre ferma al soffiar dei venti. Gli si avvicina Buonconte da Montefeltro, dimenticato persino dalla vedova. Figlio di Guido da Montefeltro, cadde nella battaglia di Campaldino, nel 1288. Mentre fuggiva insanguinato, perse la vista, invocò Maria: “Quivi perdei la vista e la parola; / nel nome di Maria fini’” (Purgatorio V,100-101). Alla sua morte fu conteso tra l’angelo infernale, che se lo vide rapire dall’angelo celeste per una “lacrimetta”.
Infine, un’altra anima si fa sommessa supplica di suffragi: Pia de’ Tolomei, fatta scagliare dalla finestra di un suo palazzo in un dirupo, da un sicario del marito, per sposare una contessa. Pia si mostra materna nei confronti di Dante pellegrino. Gli chiede solo un suffragio appena tornato al dolce mondo e riposatosi un po’. Nella mente del poeta rimane la splendida e dolcissima figura di Pia, sposata, con un anello gemmato al dito: “Deh, quando tu sarai tornato al mondo, / e riposato della lunga via / … ricordati di me che son la Pia: / Siena mi fè; disfecemi Maremma: / salsi colui che ’nnanellata pria / disposando m’avea con la sua gemma” (Purgatorio V,130-136). È l’icona dantesca di tutti i femminicidi della storia.
Dante evidenzia almeno quattro aspetti dell’Anno giubilare. Anzitutto ammonisce i viventi a non dimenticarsi dei propri defunti, come ha fatto la moglie di Buonconte. Ricorda poi il dovere dei suffragi che tanta efficacia hanno a vantaggio delle persone che si trovano in Purgatorio. Un terzo messaggio: l’importanza della devozione a Maria, che fino all’ultimo respiro ci è vicina per portarci a salvezza, come diciamo nell’Ave Maria: “Prega per noi peccatori ora e nell’ora della nostra morte”: Buonconte si è salvato proprio per aver invocato Maria all’ultimo momento. Infine, richiama la questione del genere, nella figura di Pia de’ Tolomei; l’Anno giubilare valga a riscoprire il valore della donna, cui assicurare rispetto e valorizzazione.

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