Si comincia a parlare di cristiani «anonimi», coloro che non sanno di cercare e di portare Cristo. Mazzolari, con una parola presa dal Vangelo, assai più carica di sfumature e di profondità, introdusse nel linguaggio e nell'attenzione spirituale la parola «lontano».
Mazzolari, con una parola presa dal Vangelo, assai carica di sfumature e di profondità, introdusse nel linguaggio e nell’attenzione spirituale la parola «lontano». Il commento alla parabola del Figliol Prodigo fu la sua prima sortita evangelica. Per chi sa leggere là, in germe, ricco di tutte le sorprese e le implicazioni cristiane, è racchiuso tutto il suo mondo spirituale. In nome della Parola si mise in ascolto di ogni voce del suo tempo. Capì, una volta per sempre che nella Chiesa — Casa del Padre — noi cristiani, il «maggiore», saremmo vissuti senza capire e tradendo la paternità di Dio, se non ci fossimo incamminati sulle strade del «minore», il Prodigo: l’umanità intera che nella storia corre la sua avventura totale. Per tutta la vita rimase «il parroco dei lontani» perché accettò e visse la Chiesa come incarnazione permanente del mistero di Cristo. Umberto Vivarelli (Quaderni Cedoc SFR, 10/’09)
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